Metropolitana a Milano, come funziona il sistema di sicurezza

Cronaca
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L’Azienda trasporti milanesi (Atm) prevede alcune misure, con speciali procedure per i casi emergenziali, come la frenata automatica del convoglio o controrotaie per le ipotesi di deragliamento. Prevista una sala crisi, che si coordina con le forze dell’ordine

Per garantire l'incolumità dei viaggiatori nelle metropolitane del capoluogo lombardo, l’Azienda trasporti milanesi (Atm) prevede alcune misure di sicurezza ordinarie e speciali procedure per i casi di emergenza. Proprio il sistema emergenziale è entrato in azione il 15 novembre 2018, causando una brusca frenata di un convoglio alla fermata Uruguay, sulla linea rossa, e provocando una decina di feriti.

Le misure di sicurezza

Ecco le principali misure di sicurezza, elencate anche sul sito online di Atm:

- la frenatura automatica del convoglio nel caso si avvicini troppo al treno che lo precede, impedendo il tamponamento;

- la frenatura di emergenza in caso anomalie elettriche. È il caso del 15 novembre 2018: dopo l'incursione di una persona in galleria, lontano dalla stazione di Uruguay, a scopo precauzionale è stata tolta corrente alla Linea 1. Quando dopo dieci minuti - bloccato la donna a Loreto - è stata ridata tensione, il sistema automatico del convoglio alla stazione di Bonola ha rilevato un’anomalia elettrica e ha fatto scattare una frenata d'emergenza; 

- la gestione degli scambi tra i treni, evitando itinerari tra loro incompatibili;

- il controllo della velocità del treno, in relazione alle condizioni del tracciato e della libertà del percorso;

- la frenatura automatica in caso di superamento, ad esempio per errore umano, di un segnale a una via il cui accesso è impedito;

- il controllo del lato di apertura porte alle fermate.

Un accorgimento specifico nelle situazioni potenzialmente più critiche (nelle curve a raggio stretto o nelle zone vicine a particolari elementi strutturali) è la realizzazione di una controrotaia per contenere gli effetti di un eventuale deragliamento. Tutte queste funzioni sono realizzate in regime di sicurezza intrinseca: ciò significa che ogni possibile malfunzionamento dell’impianto non ne compromette le funzioni basilari. Il sistema reagisce infatti al guasto con procedure di sicurezza prestabilite come la marcia rallentata o l’arresto della circolazione.

La sala operativa e la sala crisi in caso di emergenze

Atm prevede inoltre una “rete di sicurezza”, di cui fanno parte impianti di videosorveglianza, videocitofoni SOS installati in tutte le stazioni della metropolitana e citofoni SOS presenti su tutti i treni per mezzo dei quali il passeggero può comunicare direttamente con la Sala Operativa, che controlla la circolazione e i cui sistemi forniscono informazioni in tempo reale sulla localizzazione, sul distanziamento e sul carico delle vetture. Dal 2015 l’Azienda ha sviluppato una nuova regia situata in una sala operativa che si occupa del funzionamento dell’intera rete sotterranea di Milano ed è dotata di un unico centro di controllo del traffico e della sicurezza, che può regolare il traffico di 1.650 corse di treni al giorno. La sala crisi si attiva invece in caso di emergenza quando si rende necessaria l’azione congiunta e immediata tra i vertici dell’azienda e gli altri attori coinvolti sul territorio per la gestione delle emergenze (le forze dell’ordine, la Polizia Locale, il 118, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, etc).  Un tavolo congiunto può decidere come intervenire in caso di crisi o emergenza che esula dalle normali procedure di gestione dell’esercizio del trasporto pubblico.

Infomobilità

Esiste poi la Postazione di Infomobilità, che ha lo scopo di raccogliere con la massima tempestività informazioni sullo stato di servizio delle linee metropolitane e di distribuirle attraverso i vari canali informativi disponibili (sito internet, Twitter, display a messaggio variabile e messaggi di diffusione sonora nelle stazioni). Questa attività si svolge in modo integrato e coordinato con l’infomobilità del servizio di trasporto pubblico di superficie.

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