Cos'è e come funziona la legge "salva suicidi"

Cronaca

Giuliana De Vivo

Cos'è il sovraindebitamento e come la legge n.3 del 2012 cerca di aiutare consumatori, professionisti, piccoli imprenditori, imprenditori agricoli e start up innovative 

Il copryright è del programma tv Le Iene, che nel 2014 chiamò "salva suicidi" la legge n3. del 2012 (Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento) entrata in vigore a fine febbraio di quell'anno. Un momento storico in cui la Grande Crisi non era solo materia di analisi: i suoi effetti diventavano titoli di cronaca, i casi di imprenditori suicidi - soprattutto nel Nord Est italiano - perché nonostante il lavoro mandare avanti l'attività era diventato impossibile si moltiplicavano. 

Il concetto di sovraindebitamento 

La legge introduce il concetto di "sovraindebitamento": vuol dire avere un ammontare di debiti superiore al proprio reddito  disponibile, e, di conseguenza, non riuscire a sostenere spese come tasse, rate del mutuo, bollette, fornitori. La norma parla di "situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio liquidabile per farvi fronte, nonché la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni".

Chi può ususfruirne e come funziona 

La legge si può applicare a consumatori, professionisti, piccoli imprenditori (con un fatturato inferiore a 200mila euro negli ultimi tre anni), imprenditori agricoli e start up innovative - tutti soggetti troppo piccoli per fallire - che ovviamente si trovano in sovraindebitamento per circostanze a loro non imputabili ma che non abbiano sconsideratamente assunto obbligazioni pur sapendo di non potervi far fronte.

Tre i possibili strumenti: la procedura dell'accordo del debitore (dedicata a imprenditori non fallibili e liberi professionisti); la procedura del piano del consumatore (si caratterizza per l'assenza di un procedimento per acquisire il consenso dei creditori); la procedura di liquidazione del patrimonio. Questi diversi iter hanno in comune la presentazione di una proposta ai creditori, accompagnata da una serie di documenti riguardanti la propria situazione economica e personale, che deve essere valutata da un organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento. I vantaggi consistono nella possibilità di ridimensionare anche alcuni crediti privilegiati, stoppare gli interessi sui debiti chirografari, e quindi ottenere il blocco delle procedure esecutive. 

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