Fuochi d'artificio, la normativa e le sanzioni previste
CronacaGli articoli pirotecnici sono classificati in categorie in base al tipo, alla finalità e al livello di rischio potenziale, che comprende anche il rumore provocato. Quest'anno, oltre alla regola sul coprifuoco che vieta di uscire in strada dopo le 22, diverse città ne hanno vietato l'utilizzo
L’utilizzo di petardi e razzi pirotecnici può rappresentare un serio pericolo: per questa ragione esiste una normativa in merito, che sancisce i limiti di utilizzo e le eventuali sanzioni per i trasgressori. Inoltre, quest'anno, bisogna tenere in considerazioni le regole del Dpcm del 3 dicembre e le ordinanze dei singoli comuni.
La definizione normativa
I fuochi d’artificio, per produrre effetti luminosi e sonori, sfruttano la deflagrazione di polvere pirica e altri elementi chimici, motivo per il quale vengono considerati dei veri e propri esplosivi. Questa loro natura, negli anni, ha reso necessaria una specifica disciplina legislativa, che ha trovato una definizione nel decreto legislativo numero 123 del 2015. Nel testo, che recepisce una precedente direttiva europea, viene considerato prodotto pirotecnico "qualsiasi articolo contenente sostanze esplosive o una miscela esplosiva di sostanze destinate a produrre un effetto calorifico, luminoso, sonoro, gassoso o fumogeno o una combinazione di tali effetti grazie a reazioni chimiche esotermiche automantenute". Inoltre il legislatore considera fuoco d'artificio "l'articolo pirotecnico destinato a fini di svago".
I fuochi d'artificio legali
Per essere sicuri di acquistare prodotti legali è necessario fare attenzione alle indicazioni fornite dalla Polizia di Stato. Tutti i prodotti pirotecnici autorizzati hanno sulla confezione un'etichetta completa che riporta: gli estremi della marcatura CE o il numero di protocollo e la data del provvedimento del Ministero dell'Interno che ne autorizza il commercio; il nome del prodotto; la ditta produttrice, il Paese di produzione e l'importatore; la categoria; le principali caratteristiche costruttive (tra le quali il peso netto della massa attiva del prodotto esplodente) e una descrizione chiara e completa delle modalità d'uso. I prodotti privi di un'etichetta di questo tipo non sono in regola e sono da considerarsi "fuochi proibiti". Per evitare brutte sorprese, è bene affidarsi solo rivenditori autorizzati e seguire con attenzione le istruzioni per l'uso. In caso di ulteriori dubbi, prima di acquistare il prodotto ci si può rivolgere anche ai Carabinieri, telefonando al numero Unico Emergenza 112.
Le categorie dei fuochi d'artificio
Gli articoli pirotecnici sono classificati in categorie in base al loro tipo di utilizzo, alla finalità e al livello di rischio potenziale, che comprende anche il rumore provocato. Fuochi di artificio di categoria F1 sono gli articoli che presentano un pericolo potenziale "estremamente basso e un livello di rumorosità trascurabile": non possono essere venduti a privati che non abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età. Gli F2, che possono essere acquistati solo da maggiorenni, sono i fuochi che presentano "un basso rischio potenziale e un basso livello di rumorosità". Quelli della categoria F3, invece, hanno un livello di rumorosità che "non è nocivo per la salute umana" e "presentano un rischio potenziale medio": per questa ragione sono destinati ad essere usati al di fuori di edifici in grandi spazi aperti. Questi ultimi possono essere acquistati solo da maggiorenni "che siano muniti di nulla osta rilasciato dal questore ovvero di una licenza di porto d'armi". Infine gli F4 sono i fuochi d'artificio "che presentano un rischio potenziale elevato e che sono destinati ad essere usati esclusivamente da persone con conoscenze specialistiche". Gli F4 sono comunemente noti come "fuochi d'artificio professionali", e hanno un livello di rumorosità non nocivo per la salute umana. Oltre a questi articoli, il legislatore prevede anche gli "articoli pirotecnici teatrali" e "altri articoli pirotecnici". I primi si dividono in T1, destinati a uso scenico e che presentano un rischio potenziale ridotto, e T2, utilizzati esclusivamente da parte di persone con conoscenze specialistiche. I secondi, invece, possono essere di categoria P1 e P2, in base al loro livello di pericolosità.
Sanzioni per centinaia di euro
Le sanzioni per quanto riguarda l'utilizzo dei fuochi d'artificio sono legate a diversi fattori. In molte città sono state previste delle ordinanze che ne vietano l'utilizzo nella notte di Capodanno. Tra queste, Napoli, Palermo, Treviso, Bari, Cesenatico, Desio (MB). In questo caso i trasgressori potevano incorrere in sanzioni di carattere amministrativo, con multe fino a 500 euro. L'ammenda fino a 103 euro è invece la sanzione ordinaria prevista dal codice penale. L'eventuale detenzione e utilizzo di petardi e fuochi pirotecnici illegali può comportare l'applicazione di sanzioni penali, con l'’immediato sequestro dei prodotti e il deferimento del responsabile all'autorità giudiziaria. Infine, è bene ricordare che per Capodanno il coprifuoco è in vigore dalle ore 22 del 31 dicembre alle ore 7 del primo gennaio.