Coronavirus, la crisi dell'industria vista da Piombino nelle foto di Mattia Crocetti
La provincia italiana alle prese con una nuova sfida economica e sociale, dovuta all’emergenza coronavirus. Con ritratti frontali e scorci eloquenti Mattia Crocetti racconta la sua città, Piombino, e i sogni interrotti dei suoi abitanti. La crisi del 2008 ha portato alla chiusura della storica acciaieria; quella nuova fa franare i pochi appigli – soprattutto legati al turismo – ricostruiti nel frattempo. La sua intervista per la rubrica Lo Spunto fotografico
Di Chiara Piotto
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Nel progetto "Piombino, di padre in figlio" il fotografo Mattia Crocetti racconta come la città di 33mila abitanti in provincia di Livorno, tradizionalmente legata all'industria dell'acciaio, ha cercato di resistere a due crisi economiche consecutive: quella del 2008 che ha portato alla chiusura della storica fabbrica cittadina e quella seguente all'emergenza coronavirus
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“La crisi economica degli anni 2000 ha portato la fabbrica siderurgica Lucchini di Piombino alla chiusura, il 24 aprile 2014” ci racconta il fotografo, intervistato per la rubrica Lo Spunto fotografico. “I licenziamenti sono stati oltre 3mila. La lavorazione del ferro è tradizionale in queste terre, risale ai tempi degli Etruschi. La città era nata con la fabbrica e con essa si è spenta”. In foto, operaio STMP, Piombino
Tutte le puntate de Lo Spunto fotografico“Di conseguenza molte attività locali e aziende del settore sono fallite. L’economia si è fermata. Alcuni giovani imprenditori locali hanno puntato sul turismo, con nuove iniziative che valorizzassero la campagna toscana e la splendida costa. La nuova crisi generata dall’emergenza coronavirus, però, ha di nuovo imposto uno stop. Chi non ha chiuso resta in piedi con poche rassicurazioni, diminuendo turni e produzione”. In foto campo da calcio in località Cotone, ex quartiere operaio di Piombino
Lo speciale coronavirus, in Italia e nel mondo“Le nuove generazioni, a differenza dei loro genitori, si trovano a vivere in una realtà vuota ed alienante, sempre alla ricerca di nuovi impieghi per sopravvivere. Tutto è incerto nel loro futuro. O hanno messo da parte i loro sogni o sono dovuti andar via per viverli. E piccole città fuori provincia, come Piombino, non favoriscono rapide risalite”. In foto Bernardo F., che continua a lavorare l’acciaio ad alte temperature per costruire i suoi hang drum; nel 2019 ha fondato la Nomad Instruments, un laboratorio con sede a Firenze
Mattia Crocetti è nato a Piombino nel 1993: “Sono scappato a 18 anni per inseguire il mio sogno. Fin da piccolo ero affascinato dalle architetture industriali, con forme strane, rumorose e maleodoranti. L’altoforno è il simbolo della memoria storica, delle rivolte operaie ma anche delle gravi conseguenze che l'industria pesante ha sull’uomo e sull’ambiente. Documentarlo significa non scordarsi da dove si viene ma anche non avere paura di cambiare le cose"
Il sito di Mattia CrocettiIl progetto Piombino di padre in figlio è un capitolo di un progetto più ampio intitolato Company Towns che indaga sulle “città operaie” in Italia e non solo, per capire come altri paesi hanno reagito alla crisi economica mantenendo la memoria storica. In foto Giulia V., odontotecnico. Durante il lockdown ha dovuto chiudere il laboratorio fino al 4 maggio, senza poter dare assistenza ai clienti
Nella selezione di Mattia Crocetti, i ritratti dei cittadini si alternano ai luoghi delle industrie, “per sottolineare il forte legame tra la città e l’industria, un passato che non potrà più ripetersi”. In foto Ex Lucchini Spa, Piombino
Durante il lockdown Mattia ha lavorato a un altro reportage, “COndiVIDendo 19”, in collaborazione con Cortona on the Move Festival (dove sarà esposto) e Ballardian Production, per un progetto di 56 autoritratti (56 come i giorni vissuti in lockdown) che indaga la vita degli italiani durante la quarantena in tutto il mondo. In foto Alessandro M., operaio in cassa-integrazione, Piombino
Mattia è già al lavoro su un nuovo progetto: “Per la fase 3, sto sviluppando l’ultimo capitolo di un reportage iniziato 7 anni fa e legato alla mia vita. Un racconto intimo del legame tra padre e figlio”
Il sito di Mattia CrocettiIn foto Nicolò M., operaio STMP, Piombino, 2017. Nel lockdown Nicolò e il resto della squadra hanno dovuto sconvolgere completamente i turni per rispettare le normative imposte dal governo durante la quarantena
Il Parco minerario di Rio Marina, Isola D’Elba, 2016
Un operaio Enel, Piombino, 2015
Lo stabilimento ex Lucchini Spa, Piombino, 2015