Protagonista del caso è l'istituto tecnico Einaudi. La dirigente spiega che coi fondi a disposizione (140mila euro) non era possibile far partire tutti. A essere coinvolte le 12 classi terze, per le quali dunque il criterio di partecipazione adottato è stato quello del rendimento scolastico
Limiti di budget e un 'boom' di iscrizioni. Sono queste le motivazioni che hanno indotto un istituto superiore tecnico di Ferrara, l'Einaudi, a compiere una scelta controversa e che ha destato critiche per quanto riguarda un viaggio d'istituto programmato a Napoli per i primi giorni di febbraio 2026. Parte solo chi ha una media superiore al 7. Polemiche a non finire, ma la dirigente spiega che coi fondi a disposizione non era possibile far partire tutti. A essere coinvolte sono le 12 classi terze e il criterio di partecipazione adottato è stato quello del rendimento scolastico: gli studenti ammessi non devono aver ricevuto note disciplinari, il voto in condotta non deve essere inferiore ad 8, ma soprattutto la media dei voti scolastici dovrà essere del 7 o più. Una scrematura necessaria effettuata sul merito scolastico, quindi. I ragazzi esclusi avranno comunque la priorità per quanto riguarda la partecipazione ai prossimi viaggi d'istituto.
La dirigente scolastica: "Merito è criterio più obiettivo"
Alcuni genitori e studenti hanno storto il naso e chiesto chiarimenti alla dirigente scolastica Marianna Fornasiero, che ha spiegato: "Probabilmente c'è stato un nostro errore di comunicazione nel non comunicare subito che gli studenti esclusi dal viaggio a Napoli avrebbero partecipato ad un secondo viaggio in un'altra occasione", ha dichiarato. "Il criterio del merito" - ha proseguito la dirigente scolastica - "ci è sembrato il più oggettivo possibile sul momento. Siamo comunque disponibilissimi a confrontarci con tutti per trovare soluzioni alternative. L'importante è soddisfare le famiglie". "Questi viaggi di istituto vengono fatti ogni anno e l'adesione media è di 50-60 studenti. Quest'anno invece c'è stato un "boom" di circa 160 richieste, "pertanto era impossibile accontentare tutti sia dal punto di vista del budget massimo di 140mila euro annui che da quello logistico". "Comprendo che ad alcuni i criteri possano non essere piaciuti ma ribadisco che nessuno, come sempre stato, sarà escluso a prescindere da gite e viaggi d'istruzione. Semplicemente è stata una contingenza venutasi a creare solo in relazione al viaggio di Napoli e ci aspettavamo questo genere di reazioni. Quello che mi preme è evidenziare come il nostro istituto non abbia mai lasciato nessuno a casa arbitrariamente da gite o viaggi e sarà così anche questa volta. Semplicemente per il primo viaggio partiranno i primi 80 studenti e per il secondo, che programmeremo, i restanti 80 che avevano manifestato l'intenzione di partecipare a questa esperienza".