Il collettivo ha lanciato una campagna a cui si può partecipare tramite un link, in supporto a chi arriva da Afghanistan, Sudan, Egitto, Siria e Palestina
Il collettivo Meraki lancia una campagna solidale per le persone in movimento in Grecia. Si tratta di un’iniziativa in supporto di sei progetti che sostengono i migranti in arrivo da Afghanistan, Sudan, Egitto, Siria e Palestina. Il progetto Meraki, collettivo di associazioni no profit - tra cui due italiane, La Luna di Vasilika e One Bridge To-, e una svizzera, Aletheia RCS - lavora da anni tra Atene e Corinto per colmare le gravi lacune del sistema di accoglienza greco, sempre più restrittivo. Meraki offre assistenza a uomini, donne e bambini in fuga da guerre e crisi umanitarie. Dopo la sospensione delle domande di asilo per i migranti provenienti dal Nord Africa e l’introduzione di misure punitive per i richiedenti respinti, migliaia di persone rischiano di restare in un limbo giuridico e sociale, senza alcuna tutela né prospettiva di futuro. Queste misure si inseriscono in un contesto già estremamente difficile, in cui anche i migranti ormai regolarizzati vivono condizioni di grave vulnerabilità.
Il progetto
In risposta, le tre organizzazioni Aletheia RCS, La Luna di Vasilika e One Bridge To- hanno lanciato “Sei modi per esserci, ogni giorno”, una campagna solidale per potenziare gli interventi umanitari indipendenti del collettivo Meraki. Esiste un link per partecipare all’iniziativa, che inizierà ad agosto e consterà di sei capitoli/progetti: trasporto sanitario per coprire i costi di viaggio verso Atene da aree prive di servizi medici; un freeshop solidale dove oltre 700 persone registrate possono accedere gratuitamente a generi alimentari e beni per l’igiene personale; uno sportello sociale con interpreti professionisti che facilita l’accesso ai servizi sanitari, legali e amministrativi; una social worker greca che accompagna le persone nei percorsi burocratici e forma i volontari sul campo; acquisto di farmaci e visite mediche per chi è escluso dal sistema sanitario pubblico; distribuzione dei pannolini nei campi per rifugiati, per garantire igiene e dignità alle famiglie più fragili.
Come sostenere la campagna
“Ogni giorno – spiega Matilde Bernabò, coordinatrice del progetto di Atene – garantiamo orientamento, mediazione linguistica e accesso ai servizi di base, rispondendo ai bisogni quotidiani di richiedenti asilo e rifugiati, sempre con l’obiettivo di assicurare dignità alla persona.” “Anche un biglietto del treno o un pacco di pannolini possono essere un sostegno fondamentale per una famiglia,” aggiunge Gennaro Erminio, coordinatore del progetto di Corinto. In un contesto in cui l’accesso ai diritti viene progressivamente negato, il lavoro di Meraki rappresenta una risposta umana, professionale e continuativa. Chiunque creda in un’Europa solidale può sostenere la campagna “Sei modi per esserci, ogni giorno”: ogni contributo, anche piccolo, può fare la differenza.