Unabomber, perizia scagiona Zornitta: "Prove manomesse, dimenticatemi"

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 "Non ne posso più di questa vicenda", ha detto l'ingegnere friulano. "La mia vita è stata rovinata per sempre, con il marchio di Unabomber stampato in faccia. È  stato un incubo lungo oltre 20 anni. Ma ora basta: almeno la vecchiaia permettetemi di trascorrerla in pace, con la mia famiglia, guardando negli occhi, senza paura di essere giudicato, le persone che incontro"

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Non si concluderà oggi la nuova inchiesta su Unabomber: gli atti sono tornati alla Procura che dovrà decidere come procedere, se rendere noti i nomi dei due soggetti che hanno contaminato i reperti e se chiedere l'archiviazione. A giudizio delle difese, si tratta di operazioni che richiederanno comunque alcuni giorni. "In totale sono state indagate 63 persone, ma quel che fa più specie è che avevano già i risultati che escludevano il coinvolgimento degli 11 iniziali, tra cui Zornitta, un anno e mezzo fa, e li hanno costretti a restare nel processo, con le sofferenze che questo ha comportato", hanno detto i legali degli 11 indagati.

Il commento di Zornitta: "Adesso dimenticatemi"

"Adesso dimenticatemi", è la richiesta, affidata all'Ansa dell'ingegnere friulano dopo la sua definitiva uscita dall'inchiesta su Unabomber, sancita dalla superperizia odierna che esclude la presenza del suo Dna sui reperti analizzati. "Non ne posso più di questa vicenda", ha aggiunto. La mia vita è stata rovinata per sempre, con il marchio di Unabomber stampato in faccia. È  stato un incubo lungo oltre 20 anni. Ma ora basta: almeno la vecchiaia, visto che ho 68 anni, permettetemi di trascorrerla in pace, con la mia famiglia, guardando negli occhi, senza paura di essere giudicato, le persone che incontro".

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