Valditara: “Un Piano Casa per i prof che vincono la cattedra al Nord”

Sta iniziando un nuovo anno scolastico con tante novità, sia per gli alunni, che per i professori. Dal divieto all’uso dei dispositivi elettronici, salvo casi particolari, alle scuole secondarie di secondo grado, fino al peso del voto in condotta e al nuovo esame di maturità. Sono quasi 42mila i nuovi docenti stabilizzati e 7mila insegnanti di sostegno. Abbiamo parlato di tutte le novità con il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Ministro, la prima grande novità di quest'anno è il divieto all’uso dei telefoni cellulari alle scuole superiori di secondo grado. Come la faranno rispettare i professori questa norma e da cosa è nata questa esigenza? Nasce dalla necessità di tutelare la salute dei nostri giovani e la qualità dei loro apprendimenti. Sia l'Ocse, sia le altre agenzie internazionali, ma anche l'Istituto superiore di sanità hanno chiarito che gli apprendimenti sono peggiori con l'utilizzo del cellulare. Tutti gli studi internazionali ormai hanno dimostrato che l'abuso del cellulare comporta danni. Si perdono fantasia, creatività e capacità di concentrazione. Era necessario intervenire. Le scuole, sulla base dei loro regolamenti, hanno tutti gli strumenti per far rispettare questo provvedimento. Si tratta di quegli strumenti sanzionatori previsti per chi viola le regole dello statuto degli studenti e delle studentesse. Dal prossimo anno cambia l’esame che segna la fine della scuola. Torna a chiamarsi esame di maturità. Sì, è un messaggio forte. È un messaggio che vuole valorizzare anche il significato di maturità. Sarà un esame che, non soltanto valuterà le competenze e le conoscenze, ma anche il grado di autonomia e di responsabilità raggiunto dal giovane. Ecco perché abbiamo deciso di valorizzare anche tutti gli altri percorsi, quelli extra scolastici e le attività particolarmente meritevoli. Si tratta di un percorso che vuole sostanzialmente valutare il grado di maturazione. La persona a 360 gradi. Cambia anche l’esame orale. Quattro materie che lei sceglierà a gennaio tra quelle che caratterizzano ogni indirizzo. Sì, abbiamo eliminato il progetto iniziale dal quale partire per il colloquio orale. Quel documento era fonte di ansia e di incertezze. Spesso agli studenti venivano sottoposte delle raffigurazioni che rendevano poi anche difficile un confronto e un approfondimento serio. Dal 2026 invece sceglierò quattro materie a fine gennaio, in modo che le commissioni possano verificare la preparazione dei giovani, ma anche accertare quanto si è appreso dal percorso scolastico che si è affrontato. L'esame orale diventa obbligatorio? Sì. Anche qui abbiamo puntato su un'esigenza di rispetto nei confronti dei docenti e dei commissari, di rispetto nei confronti dei compagni e anche di autentica responsabilità e maturità. Non si possono rifuggire le prove della vita, bisogna che la scuola aiuti gli studenti a saperla affrontare. Siete riusciti a stabilizzare migliaia di docenti. Effettivamente gli organici di tante scuole sono molto più completi ma resta il nodo degli insegnanti di sostegno, di quelli specializzati che spesso mancano e di conseguenza nelle scuole primarie fatica a partire il tempo pieno. Per la prima volta noi abbiamo consentito alle famiglie di scegliere la continuità didattica sul sostegno e devo dire che quasi il 50%. delle famiglie ha scelto di confermare il docente di sostegno. Abbiamo anche avviato per la prima volta un percorso di specializzazione diffuso grazie ad Indire. Purtroppo, negli anni passati le università non hanno specializzato un numero adeguato di docenti di sostegno. Adesso con Indire e con questi nuovi percorsi contiamo di supplire a queste carenze. C’è il tema degli insegnanti che vincono le cattedre nel Nord Italia, soprattutto in città come Milano, dove il costo della vita è più elevato rispetto ai loro stipendi. Avete pensato a delle soluzioni? Ne ho parlato con Matteo Salvini proprio per inserire il personale scolastico nel Piano Casa. Credo che una soluzione, intelligente ed efficace, potrebbe essere proprio quello di un grande piano casa per offrire delle opportunità al personale della scuola, soprattutto laddove si debba poi spostare in regioni dove il costo della vita è molto più elevato. Dal 2027 ci saranno i Commissari dell'esame di maturità formati ad hoc. Sì, anche questa è un'altra novità significativa, proprio per garantire condizioni di serenità ai nostri giovani. Abbiamo deciso di investire delle risorse per formare specificamente quei docenti che vorranno fare il Commissario d'esame e questa è un'iniziativa particolarmente importante, di attenzione a che quel giorno sia un giorno affrontato con grande serenità. Un augurio agli gli studenti che stanno tornando alla spicciolata tra i banchi. Avete dei talenti meravigliosi. Siatene consapevoli e, insieme con i vostri docenti, impegnatevi perché questi talenti possano essere individuati e valorizzati. Buon anno scolastico a tutti.

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Emanuela Ambrosino