Secondo quanto denunciano i famigliari, l'uomo, giunto in ospedale poco dopo le 18 dello scorso 3 settembre con forti dolori al torace, sarebbe stato trascurato dai sanitari, i quali avrebbero sottovalutato la sua situazione clinica, malgrado le condizioni del paziente sembrassero peggiorare col passare del tempo. L'iscrizione nel registro degli indagati delle otto persone è un atto dovuto in attesa degli sviluppi dell'inchiesta
Otto operatori sanitari, tra medici, infermieri e altre figure professionali sono sotto indagine per la morte del camionista 52enne Danilo Pellegrino, avvenuta nel pomeriggio di mercoledì 3 settembre mentre, all'ospedale Ferrari di Casarano (Lecce), attendeva i risultati degli esami cui era stato sottoposto dopo avere avvertito dolori al petto. L'iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto in attesa degli sviluppi dell'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Erika Masetti che ipotizza il reato di responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario. Il fascicolo è stato aperto a seguito della denuncia, con successive integrazioni, presentata dalla moglie e dalla figlia del 52enne originario di Collepasso.
La denuncia della famiglia
Dall'autopsia, prevista per domani, lunedì 8 settembre, potrebbero emergere elementi importanti ai fini della individuazione di eventuali responsabilità. Secondo quanto denunciano i famigliari, l'uomo, giunto in ospedale poco dopo le 18 con forti dolori al torace, sarebbe stato trascurato dai sanitari, i quali avrebbero sottovalutato la sua situazione clinica, malgrado le condizioni del paziente sembrassero peggiorare col passare del tempo e le ripetute richieste di intervento da parte della moglie. Pellegrino sarebbe stato lasciato in sala d'attesa, seduto su una sedia, privo della necessaria assistenza. Prima di accasciarsi e di perdere i sensi, avrebbe detto alla moglie di accusare difficoltà respiratorie e di sentire le forze venire meno. Il decesso sarebbe sopraggiunto dopo circa un'ora di attesa.