Iran, Cecilia Sala e la prigionia: "Mi hanno portato bendata alla gru per le impiccagioni"

Cronaca

"Quando erano aperte sia la feritoia della mia cella, sia la feritoia della cella di fronte, potevo non vedere ma sentire la mia compagna di prigionia - ricorda la giornalista -. E la sentivo prendere la rincorsa, per quanto si possa fare in un loculo di due metri, e gettarsi con tutte le sue forze con la testa contro la porta blindata. Sperando di fracassarsi il cranio e morire"

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Sono stati momenti terribili quelli che Cecilia Sala ha trascorso tra le mura del carcere di Evin. In un’intervista al Corriere della Sera in occasione dell’uscita del suo libro I figli dell’odio, la giornalista italiana ha raccontato la sua detenzione in Iran. "Sto registrando un podcast per Chora seduta sul letto. Un pasdaran con cui avevo appuntamento mi ha appena detto che non può incontrarmi, perché in città c'è troppo smog. Intuisco che qualcosa non torna. Bussano alla porta. Rispondo che non ho bisogno di nulla. Bussano ancora. Apro. Capisco subito quello che stanno per farmi. Mi prendono i soldi, il passaporto, il telefonino. Mi incappucciano. Mi portano via. E mi rendo conto della cosa più terrificante". Con queste parole la reporter ha ripercorso le fasi del suo arresto in Iran.

La detenzione nel carcere di Evin

"Quando erano aperte sia la feritoia della mia cella - va avanti la giornalista -, sia la feritoia della cella di fronte, potevo non vedere ma sentire la mia compagna di prigionia. E la sentivo prendere la rincorsa, per quanto si possa fare in un loculo di due metri, e gettarsi con tutte le sue forze con la testa contro la porta blindata. Sperando di fracassarsi il cranio e morire". Il momento peggiore della prigionia, secondo Sala è stato "quando mi hanno fatto uscire dalla cella - afferma ancora -, bendata e incappucciata come sempre, aggrappata al bastone della guardia per non cadere, e mi hanno tolto la benda e il cappuccio per farmi vedere una gru: 'È quello che facciamo alle spie'". "In questo momento - aggiunge - non posso tornare in Iran. Sono sicura che prima di andare in pensione ci tornerò. E nel frattempo la Repubblica islamica sarà caduta".  

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