Caracas, liberati gli italo-venezuelani Amerigo De Grazia e Margarita

Cronaca

La Farnesina annuncia la scarcerazione dei due connazionali, detenuti nell’Helicoide. Restano a Caracas e lunedì compariranno in tribunale. Prosegue l’impegno per Alberto Trentini e altri italiani ancora in carcere.

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Nella notte a Caracas, è stata annunciata la liberazione degli italo-venezuelani Amerigo De Grazia (arrestato il 7 agosto 2024) e Margarita Assenza (arrestata il 2 ottobre 2024), insieme a un gruppo di altri detenuti. Lo rende noto la Farnesina, che sottolinea come il risultato sia maturato anche grazie al lavoro delle istituzioni “su impulso del Ministro Antonio Tajani e del Governo”.

I due lunedì in tribunale 

De Grazia, ex deputato dell’opposizione dell’Assemblea Nazionale, era rinchiuso in isolamento nel carcere dell’Helicoide. Le sue condizioni di salute avevano spinto l’Ambasciata d’Italia a sollecitare ripetutamente cure specialistiche. Assenza, invece, collaborava con il sindaco di Maracaibo Rafael Ramirez, arrestato insieme a lei con l’accusa di aver commesso “reati contro il patrimonio dello Stato”.

Entrambi, pur scarcerati, non potranno lasciare Caracas e dovranno comparire in tribunale lunedì per chiarire la propria posizione. Per altri detenuti è stato disposto il regime di detenzione domiciliare. La Farnesina ha confermato che prosegue l’azione per la liberazione di Alberto Trentini e di tutti gli altri italiani ancora detenuti.

Casini, bene liberazione De Grazia e Assenza

"Esprimo grande soddisfazione per la liberazione degli italo-venezuelani Amerigo De Grazia e Margarita Assenza. Intendo ringraziare il Ministro degli Esteri e la Farnesina per l'impegno che hanno profuso in questa vicenda. Come Parlamento abbiamo sempre seguito con attenzione la sorte dei nostri connazionali detenuti in Venezuela, denunciando più volte l'assenza di informazioni sulle loro condizioni. Speriamo sia il primo passo per ulteriori buone notizie e per ulteriori liberazioni, poichè sono ancora molti i connazionali sottoposti a un regime di detenzione senza valide motivazioni. Tra questi, il nostro pensiero va in particolare ad Alberto Trentini, per il quale auspichiamo una pronta scarcerazione". Lo dichiara Pier Ferdinando Casini, più volte intervenuto nell'Aula del Senato per richiedere il rilascio degli italiani detenuti nelle carceri venezuelane.

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