Denunciato alla polizia locale, con ogni probabilità il tassista riceverà semplicemente una multa. “Quello che è accaduto – ha commentato Claudio Ferrante, presidente di Carrozzine determinate al Messaggero - non è soltanto una questione spiacevole, ma è una vera e propria discriminazione"
È rimasta a piedi alla stazione di Pescara perché l’autista del taxi che avrebbe dovuta portarla a Montesilvano si è rifiutato di far salire in auto il suo cane. Protagonista di questa antipatica disavventura di inizio agosto (raccontata dalle pagine locali del Messaggero) è una donna non vedente, di origini portoghesi, da tempo trasferitasi in Emilia-Romagna.
Tassista denunciato
Contrariamente a quanto previsto dalla legge, che consente ai non vedenti di viaggiare con il proprio cane guida a bordo di qualsiasi mezzo pubblico (taxi compreso), la donna si è vista negare questo diritto. A nulla è servita la mediazione della polizia ferroviaria. L’autista del taxi è stato categorico: “Niente cani sulla mia macchina”. Denunciato alla polizia locale, con ogni probabilità il tassista riceverà semplicemente una multa. “Quello che è accaduto – ha commentato Claudio Ferrante, presidente di Carrozzine determinate al Messaggero - non è soltanto una questione spiacevole, ma è una vera e propria discriminazione. Questo episodio è sconcertante perché ci fa capire come l'inclusione sia ancora davvero molto lontana dalla realtà”.
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Il commento della donna
Con la sua amata Dinka accanto - una Hovawart di cinque anni e mezzo che ha addestrato autonomamente durante il lockdown - la donna spiega all'Ansa che è "da un bel po' di tempo che non mi succedeva un rifiuto così" e "mi sono sentita spiazzata: uno arriva in vacanza, vuole essere rilassato e tranquillo e un episodio del genere ti spiazza". A proposito dell'incontro odierno con i sindaci di Pescara e Montesilvano - che hanno presentato le loro scuse per l'accaduto -, Katia si dice "dispiaciuta" perché "ho capito che negli ultimi anni si sono impegnati e hanno fatto un grande lavoro nella direzione dell'inclusione, della non discriminazione, dell'abbattimento delle barriere architettoniche. Ho sentito anche loro un po' smarriti - aggiunge -. Immagino che per un una squadra che si è impegnata così per tanto tempo sia anche scoraggiante trovarsi in una situazione in cui un singolo individuo mette a repentaglio tutti gli sforzi fatti".