A Milano madre e figlio sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza per aver incassato per anni la pensione di una parente morta nel 2005. Hanno sfruttato un conto cointestato e documenti falsi, intascando indebitamente 400mila euro. Parte della somma è stata recuperata dall’Inps, il resto è stato sequestrato.
Hanno continuato a percepire per anni la pensione sociale di anzianità di una loro parente morta nel 2005, intascando indebitamente circa 400mila euro. Madre e figlio sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza di Milano per truffa aggravata ai danni dello Stato. A far emergere la vicenda sono state le indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, che hanno ricostruito il meccanismo fraudolento: gli indagati, figlia e nipote della pensionata deceduta a marzo 2005, hanno approfittato della mancata segnalazione della morte e dell’esistenza di un conto corrente cointestato, aperto poco prima del decesso della donna.
La documentazione bancaria riportava firme e dati della defunta
Mensilmente, sul conto continuavano ad arrivare le somme erogate dall’Inps, che venivano poi utilizzate dagli indagati. Le anomalie nei movimenti bancari sono state rilevate dai finanzieri, che hanno avviato accertamenti più approfonditi.
Durante i controlli, è emerso anche l’uso di un documento d’identità falsificato, con una data di emissione successiva alla morte della signora. La documentazione bancaria riportava inoltre firme e dati anagrafici della defunta, compilati oltre dieci anni dopo la sua scomparsa.
400mila euro indebitamente percepiti
Attraverso l’incrocio tra dati anagrafici e flussi bancari, è stata quantificata la somma percepita indebitamente in circa 400mila euro. L’Inps è riuscito a recuperare parte dell’importo. La somma residua è stata oggetto di un provvedimento di sequestro emesso nei confronti dei due familiari della donna. Le indagini si sono concluse con la denuncia dei due congiunti per truffa aggravata.