La notizia è stata data dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha ricevuto l'Autorizzazione integrata ambientale necessaria per l’impianto. L’Aia pone il limite di sei milioni di tonnellate annue di produzione per 12 anni e pone 470 prescrizioni: un "ponte", ha spiegato Urso, in attesa che "venga approvato il piano di piena decarbonizzazione”
L’ex Ilva di Taranto può continuare a lavorare. "Mi è appena arrivato il messaggio che l'Aia", l'Autorizzazione integrata ambientale per l'ex Ilva di Taranto, "è stata rilasciata pochi minuti fa”. La notizia è arrivata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante il suo intervento al congresso della Cisl di ieri. “Taranto continuerà, lo stabilimento è salvo. La siderurgia italiana è salva, l'industria italiana può ancora avere l'acciaio". L’Aia rappresenta un passaggio fondamentale per garantire la continuità produttiva dell’impianto per il quale la nuova autorizzazione prescrive un limite di sei milioni di tonnellate annue di produzione per 12 anni e pone 470 prescrizioni. In ogni caso, si tratta di un’Aia temporanea in quanto il dossier verrà analizzato nuovamente ad agosto in base all'accordo di programma interistituzionale.
Urso: Aia “ponte” prima del “piano di piena decarbonizzazione”
Poco prima di sapere che l’autorizzazione era stata rilasciata, il ministro Urso dal palco del congresso della Cisl aveva parlato dell’Aia come di una sorta di "ponte" necessario in attesa che "venga approvato il piano di piena decarbonizzazione, perché io non posso imporre al comune di Taranto la nave rigassificatrice, è competenza del comune, né posso fare una gara sapendo che il comune si oppone ad un fattore abilitante. Nessuno investe se non ha certezza che l'investimento si realizzi". Un grande problema in caso di mancata autorizzazione, ha spiegato il ministro, sarebbe stata la sentenza del Tribunale di Milano che, nel rispetto delle nuove norme europee e italiane, avrebbe avuto il dovere di chiudere l'impianto.
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Enti territoriali contrari all’Aia
La Conferenza dei servizi convocata per il riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, come si legge in una nota, "ha avuto esito positivo, con l'approvazione del parere istruttorio conclusivo da parte dell'autorità competente, e inserendo numerose prescrizioni ambientali". L’autorizzazione è arrivata nonostante il parere contrario degli enti territoriali (Regione Puglia, Provincia di Taranto, Comune di Taranto e Comune di Statte) che hanno evidenziato, tra le motivazioni dell’opposizione, “la mancata sottoscrizione dell'Accordo di Programma sul piano di decarbonizzazione dell'impianto".