
Il celebre scultore newyorkese si è spento sabato a Manhattan a causa di una leucemia mieloide acuta. Aveva 83 anni
È morto nella mattina di sabato, 14 giugno, a Manhattan (New York), il celebre scultore americano Joel Shapiro. L’artista, che ha cercato di sfidare i vincoli del Minimalismo, si è spento all’età di 83 anni in ospedale a causa di una leucemia mieloide acuta. A darne notizia la figlia, Ivy Shapiro, mediante un comunicato.
L’artista
Le sculture più note dell’artista sono facilmente riconoscibili: costruite con travi di legno che sporgono in diverse direzioni, suggeriscono tipicamente una figura umana con braccia tese, una testa a blocco e un busto a forma di scatola di cereali. Shapiro ha saputo sfidare continuamente i limiti di spazio, equilibrio e materia. Nonostante il loro ristretto vocabolario formale e la goffaggine simile a quella di un edificio, le sculture di Shapiro trasmettono un'inquietante gamma di emozioni e movimenti. Da un'opera all'altra, le sue figure saltano con apparente gioia, ballano, cadono all'indietro, si contorcono in preda a un dolore esistenziale, cadono sulla testa o crollano sul pavimento in un groviglio di braccia e gambe. Il loro soggetto, alla fine, è l'equilibrio, o meglio lo squilibrio, sia spaziale che mentale.
