Adolescenti e dipendenze: meno alcol, più sigarette elettroniche e ludopatia

Meno differenze di genere, meno cannabis e anche meno alcol, ma aumenta l’uso di farmaci senza prescrizione, così come il gioco d'azzardo e il consumo di sigarette elettroniche. Questo in estrema sintesi è quanto emerge dal Progetto di Indagine Scolastica Europea su Alcol e Altre Droghe 2024, il monitoraggio dei comportamenti a rischio tra gli adolescenti di 16 anni in tutta Europa. Un report molto approfondito che ha cadenza quadriennale e che dal 2016 è coordinato dall’Istituto di Fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche . Il Cnr Ifc ha allestito anche un portale molto ricco - e realmente open data - che raccoglie tutti i risultati nei minimi dettagli. Le novità di ESPAD 2024 La novità più sostanziale dell’ultimo ESPAD riguarda le domande che sono state poste agli adolescenti. Pur rimanendo incentrato sui comportamenti e le tendenze relative all'uso di sostanze, questa edizione del monitoraggio introduce per la prima volta due nuovi indicatori: uno sul benessere mentale di ragazze e ragazzi e l’altro sulle attività di prevenzione delle dipendenze organizzate dalle scuole. Nonostante il calo a lungo termine del consumo di sostanze, le tendenze emergenti nell’ESPAD 2024 sollevano nuove preoccupazioni. Cannabis La prima novità del 2024 riguarda la cannabis. Resta ancora la droga illecita più comunemente utilizzata dai 16enni, ma il consumo una tantum è sceso al livello più basso dal 1995 ed è in netta diminuzione anche il consumo abituale. Mentre restano i maschi a segnalare un consumo maggiore, il divario di genere si sta riducendo, e in alcuni Paesi europei, soprattutto dell’est europeo, le ragazze fumano quanto i ragazzi. L'inizio precoce e l'uso ad alto rischio rimangono fonte di preoccupazione, sebbene il consumo corrente sia sceso al 5%, riflettendo una tendenza al ribasso a lungo termine. “Ci ha colpito il fatto che il declino nei consumi di sostanze illegali sia guidato quasi totalmente dal dato sulla cannabis - commenta Sabrina Molinaro, coordinatrice del monitoraggio europeo - Il dato sorprende e ci fa riflettere perché dal 2019 al 2024 si è iniziato a depenalizzare il consumo in diversi Paesi europei. Ci si sarebbe, quindi, aspettato un grosso incremento dei consumi e invece abbiamo assistito all’esatto contrario”. Sull’anomalia può aver influito anche un cambiamento di abitudini delle generazioni che sono diventate adolescenti dopo la pandemia e i periodi di lock down. “La pandemia ha avuto un impatto forte, una delle ipotesi più valide è che gli utilizzi di queste sostanze fossero legati a un uso ricreativo in occasione di momenti di socializzazione. Dopo la pandemia le nuove generazioni escono meno delle precedenti e hanno spostato la loro socialità prevalentemente online. Questo quadro spiega la diminuzione nell’uso di sostanze illegali e soprattutto della cannabis, però viene meno quando si considerano i dati sull’alcol, in cui la diminuzione registrata è meno accentuata rispetto alla cannabis”. Alcol e ragazze Anche il consumo di alcol è, quindi, diminuito nel tempo, con un calo sia del consumo complessivo sia del binge drinking, e cioè le bevute eccessive. Tuttavia, questa riduzione è più pronunciata tra i ragazzi, mentre tra le ragazze si registra un andamento più stabile e per la prima volta da quanto esiste il monitoraggio dichiarano di bere più dei maschi. Nonostante i progressi a livello generale, l'alcol rimane ampiamente accessibile e l'inizio precoce e il consumo episodico eccessivo continuano a rappresentare una preoccupazione significativa un po’ ovunque nel continente. “Sui consumi di alcol, si è palesata una tendenza già subodorata nel 2019 - racconta Molinaro - E cioè l’incremento dei consumi femminili e soprattutto degli episodi di intossicazione acuta. Le ragazze, in generale, usano più sostanze di prima, quindi forse c’è stato un switch in queste nuove generazioni per i diversi tipi di sostanze”. Farmaci senza prescrizione Cresce, purtroppo, l’uso di farmaci per scopi non medici. La media europea registrata nel 2024 è del 14 per cento, con tassi più elevati tra le ragazze rispetto ai ragazzi . Ma nel 2019 la percentuale era circa della metà, al 7,69 e nel 2003 - primo ESPAD in cui è stato introdotto questo indicatore - era a un più rassicurante 2,27 per cento. Tra le diverse categorie di farmaci, i più comunemente utilizzati sono i tranquillanti e i sedativi senza prescrizione medica , seguiti dagli antidolorifici usati per lo sballo, segnalati in media dal 6,9 per cento degli studenti. Il 3,4 per cento degli studenti segnala l'uso di farmaci per l'attenzione e l’iperattività, inclusi per la prima volta nell'indagine del 2024 e quindi al momento senza termini di paragone. Giochi, azzardo, social e felicità Il gioco d'azzardo è aumentato e soprattutto tra le ragazze, tanto da non essere più un'attività a netta prevalenza maschile come prima. La situazione italiana è particolarmente preoccupante: a fronte di una media continentale di giovani giocatori d’azzardo del 22,6 per cento, in Italia quasi un 16enne su due ha puntato almeno una volta nell’ultimo anno. Siamo il Paese europeo con la diffusione maggiore di questa attività, che - vale la pena ricordare - è illegale per i minorenni. I videogiochi, invece, data la loro diffusione pressoché ubiqua tra i sedicenni , hanno richiesto una nuova specifica degli indicatori. “Dato che il gaming è un’attività praticata da tutti, abbiamo ideato la categoria ‘gioco a rischio’, che comprende chi non riesce a farne a meno dei videogiochi neanche quando ci prova. Problema riscontrato da molti ragazzi anche riferito all'uso dei social network, che può diventare una dipendenza difficilmente controllabile”, spiega la coordinatrice di ESPAD. Negli ultimi 30 giorni, il 17 per cento di tutti gli studenti intervistati ha dichiarato di aver trascorso in media 4 o più ore di gioco in una tipica giornata scolastica e il 32% in una tipica giornata extrascolastica, con percentuali doppie tra i ragazzi rispetto alle ragazze in entrambi i casi. La nuova categoria del ‘gioco a rischio’ di ESPAD valuta il rischio autopercepito associato al gioco d'azzardo e all'uso dei social media attraverso una scala appositamente sviluppata. In base a questa misurazione il 22% degli studenti ESPAD ha ottenuto un punteggio considerato a rischio. Per la prima volta è stata inserita tra le domande anche una sull'autopercezione del benessere psicologico degli intervistati. Un dato che dice ancora poco e che probabilmente andrà raffinato. Al momento è, però, interessante per le variazioni tra i diversi Paesi. Mentre la media europea della felicità è del 58,7 per cento, i giovani italiani sono più tristi e preoccupati. Meno di uno su due si definisce in una condizione di benessere psicologico, con un’enorme differenza tra i generi : il 66 per cento dei ragazzi si sente bene, condizione condivisa solo dal 34 per cento delle coetanee. Nuove sigarette Il fumo di sigaretta è diminuito notevolmente negli ultimi decenni, con la prevalenza una tantum che si è addirittura dimezzata nel periodo 1995-2024. Tuttavia, l'inizio precoce del fumo persiste, in particolare tra le ragazze, il cui tasso di fumo giornaliero a 13 anni o meno è aumentato negli ultimi anni. Le relativamente buone notizie sul fronte delle sigarette tradizionali sono però offuscate dai dati relativi al consumo di sigarette elettroniche, che è aumentato notevolmente, con un incremento dei tassi sia di inizio precoce che di consumo giornaliero, alimentando preoccupazioni anche sul duplice uso di sigarette tradizionali ed elettroniche. “Il rischio è che con l’avvento delle sigarette elettroniche, e degli altri surrogati di quelle tradizionali, vengano persi in poco tempo i sensibili progressi compiuti negli ultimi anni per quel che riguarda la prevenzione del fumo”, conclude Sabrina Molinaro. Su questo argomento specifico sono attesi a breve nuovi importanti aggiornamenti, soprattutto sulla situazione italiana, e nuovi dati in occasione della Giornata mondiale senza tabacco 2025.

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