Caduta funivia del Faito, il precedente nel 1960 che provocò 4 morti

Cronaca

Era il giorno di Ferragosto del 1960 quando una delle cabine precipitò senza riuscire a frenare e si schiantò sui binari della linea ferroviaria Circumvesuviana: 31 persone rimasero ferite oltre ai quattro morti. Un altro episodio nel 2021, quando 31 persone rimasero bloccate in aria per più di un'ora a causa di un black out: in quel caso fortunatamente non ci furono vittime

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Una storia che si ripete, quella del crollo della funivia del Faito. Era il Ferragosto del 1960 quando, a causa di un errore umano, una delle cabine giunse a valle senza riuscire a frenare la sua corsa precipitando così sui binari sottostanti della linea ferroviaria Circumvesuviana e provocando la morte di quattro persone. Oggi, esattamente come allora, la stessa tragedia ha provocato altre vittime: al momento il bilancio è di 4 morti e un ferito grave. (GLI AGGIORNAMENTI)

La funivia, dall’apertura al 1960

La funivia del Faito, che collega la sommità di uno dei rilievi del Napoletano e Castellammare di Stabia, è stata aperta al pubblico il 24 agosto 1952. Un percorso che in otto minuti permette di superare 3 chilometri e un dislivello di 1060 metri con un panorama mozzafiato sul golfo di Napoli. La funivia nasce come attrazione turistica e per anni ha trasportato, ogni primavera e ogni estate, centinaia di turisti e persone in gita. Questo fino al primo tragico incidente del 1960, quando la cabina proveniente dal monte, forse per l'alta velocità, si sganciò dai fili di trazione e si schiantò sui binari della Circumvesuviana. Le vittime furono il commerciante Francesco Cimmino e suo figlio Luigi di 9 anni, il manovratore della funivia, Armando Lanza, e un pensionato, Girolamo Di Costanzo. Il manovratore della stazione a monte fuggì e venne cercato per giorni. Furono anche aperte due inchieste, anche se sin da subito fu confermata la corretta manutenzione dell'impianto che venne riaperto nel 1990 dopo l’ammodernamento. 

La cabina precipitata dal Faito nel 1960
La cabina precipitata dal Faito nel 1960

Storia fino a oggi

Tragici incidenti come quello odierno dunque non sono nuovi nella storia della funivia del Faito. Dopo l’incidente del 1960 furono effettuati lavori di manutenzione straordinaria e le cabine sostituite. Da allora, l'impianto è stato sottoposto a svariati interventi. Nel 2012 l'impianto è stato chiuso per mancanza di fondi per l'adeguamento strutturale. L'anno dopo è passato dalla gestione della Circumvesuviana a quella dell'Ente Autonomo Volturno e infine, nel 2015 sono iniziati altri lavori di manutenzione. La funivia, nonostante i lavori di ristrutturazione siano terminati a inizio 2018, è stata riaperta il 4 maggio del 2016 grazie anche a una deroga ottenuta dal ministero. Nonostante ciò, nel luglio del 2021 ci fu un altro episodio che però, fortunatamente, non provocò vittime. A causa di un black out la cabina che scendeva dal Monte Faito verso la stazione Circum di Castellammare di Stabia rimase bloccata oltre un'ora, con 31 persone a bordo (26 adulti e 5 bambini). I passeggeri a bordo furono recuperati solo grazie all'entrata in funzione del gruppo elettrogeno: un grande spavento che però si risolse nel migliore dei modi.

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