Monte Faito, si rompe cavo funivia: caduta la cabina bloccata in cima, quattro morti

Cronaca

La procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo in cui si ipotizzano i reati di disastro colposo e omicidio plurimo colposo. Le vittime sono due coppie di turisti stranieri e il macchinista di bordo, Carmine Parlato, dipendente dell'Eav. L'unica sopravvissuta è una donna, condotta in eliambulanza all'ospedale del Mare di Napoli. Incolumi invece i nove passeggeri saliti sulla cabina diretta a valle, rimasta sospesa nel vuoto a una ventina di metri dal suolo fino all'arrivo dei soccorritori

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Una giornata che doveva regalare panorami spettacolari sul Golfo di Napoli si è trasformata in tragedia. Una cabina della funivia del Faito è precipitata nel primo pomeriggio, causando la morte di quattro persone e il ferimento grave di una donna. L’incidente si è verificato poco dopo le 14:30, quando un cavo si è improvvisamente spezzato mentre la cabina era in salita verso la vetta del monte, a 1100 metri di quota. A bordo si trovavano cinque persone: due coppie di turisti stranieri e il macchinista Carmine Parlato, dipendente dell’EAV. Nessuno di loro, tranne una donna, è sopravvissuto all’impatto. La sopravvissuta è stata trasportata in eliambulanza all’Ospedale del Mare di Napoli, dove è ora ricoverata in condizioni gravi.

Paura anche nella cabina in discesa

Nel frattempo, momenti di forte tensione si sono vissuti anche nella cabina in discesa, rimasta sospesa nel vuoto a circa venti metri da terra. A bordo c’erano nove passeggeri, rimasti illesi grazie all’intervento del freno di sicurezza che ha evitato una seconda tragedia. I soccorritori, rallentati dalla fitta nebbia, hanno raggiunto la cabina e tratto in salvo i viaggiatori uno a uno, imbragandoli per portarli a terra in sicurezza. Era stato il presidente dell'Eav Umberto De Gregorio a comunicare il tragico incidente: "Caduta la cabina a monte della Funivia del Monte Faito", si legge sul suo profilo, dopo un precedente post in cui aveva parlato di "tragedia". A causa delle pessime condizioni meteo sulla sommità del Faito, i soccorritori attivati già dal pomeriggio avevano avuto difficoltà a giungere sul posto. La cabina non era visibile, forse a causa della forte nebbia, e non era stato possibile raggiungerla via radio. 

Impianto riaperto una decina di giorni fa

L'impianto turistico - dopo la chiusura invernale - aveva riaperto i battenti in vista della stagione estiva solo una decina di giorni fa. La macchina dei soccorsi si è mossa per tempo ma le ricerche dell'unico disperso sono state complicate dal maltempo e dalla coltre di nebbia sulla sommità del Faito, proprio nel giorno in cui la Protezione Civile ha dichiarato allerta meteo di colore giallo a partire dalle 14 per il rischio temporali. A chi chiede se ci fossero le condizioni per il regolare esercizio della funivia De Gregorio risponde così: "Abbiamo un direttore di esercizio di grandissima qualità. A volte si chiude in presenza di forte vento, evidentemente oggi ha ritenuto che le condizioni non fossero tali da imporre lo stop". In lacrime la moglie dell'operatore a bordo della cabina precipitata, tra i primi a giungere sul luogo della tragedia. Sul posto anche il procuratore di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso: "siamo nella fase preliminare delle indagini" ha detto annunciando l'apertura di un fascicolo contro ignoti. 

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Si indaga per disastro colposo e omicidio plurimo colposo

La Procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di disastro colposo e omicidio plurimo colposo. Le indagini sono state affidate alla Polizia di Stato e sul luogo della sciagura si è recato il procuratore capo Nunzio Fragliasso accompagnato dal procuratore aggiunto Giovanni Cilenti e dal sostituto procuratore Giuliano Schioppi. Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, annuncia un report accurato sull'incidente. "L'obiettivo - si spiega in una nota del Mit - è approfondire tutti gli aspetti della vicenda e accertare eventuali responsabilità in tempi rapidi" "Seguo con profondo dolore quanto accaduto alla funivia del Faito. Una tragedia che lascia sgomenti" il cordoglio del presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. Dall'opposizione si unisce la segretaria del Pd, Elly Schlein: "Una tragedia che ci riempie di dolore". "Il mio pensiero - dice il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi che è rimasto in contatto con il prefetto di Napoli Michele di Bari, sul posto per coordinare i soccorsi - va alle famiglie delle vittime, cui voglio manifestare la mia vicinanza e il cordoglio".    

Ripercussioni sulla rete ferroviaria

La rottura del cavo ha avuto ripercussioni anche sulla rete ferroviaria: il cavo caduto ha colpito la linea aerea della ferrovia Circumvesuviana, costringendo all’interruzione della tratta tra Pioppaino e Castellammare. Di conseguenza, anche la circolazione dei treni sulla linea Napoli-Sorrento è stata temporaneamente sospesa. L’Eav, l’ente gestore del trasporto, aveva confermato l’intervento immediato dei tecnici.

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De Luca: "Situazione atmosferica pesantissima"

“Devo dire che le quattro persone che hanno perso la vita erano quattro turisti, due coppie di turisti”, ha ribadito il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “C’è stata in queste ore veramente una situazione atmosferica pesantissima, quindi immagino quello che può essere successo a 1.500 metri di altezza. Però, ripeto, sono accertamenti tecnici che vanno fatti con il massimo rigore e nei prossimi minuti”, ha aggiunto.  Quanto alla dinamica, De Luca ha chiarito che “avevamo due cabine. Quella che era rimasta in giù, a 100 metri di altezza, con l’aiuto davvero straordinario dei vigili del fuoco, sono stati recuperati e fatti scendere a uno a uno a terra i turisti. La cabina che era rimasta in alto, in montagna ha avuto delle difficoltà. È probabile che sia scesa alla massima velocità e abbia urtato uno dei piloni centrali. Però, non aggiungo altro perché si sta accertando la dinamica di questa tragedia”.

Il sindaco di Castellammare di Stabia: "Si è spezzato il cavo di trazione"

“Adesso - ha continuato aggiunge il governatore - dobbiamo fare di tutto per dare una mano in primo luogo ai feriti se ci sono e di recuperare quest’ultima persona che rimane ancora dispersa”. “In tutto questo - ha evidenziato - devo dire che anche l’elicottero del 118 è intervenuto in montagna rapidamente anche in condizioni difficilissime. La struttura di soccorso, di aiuto, di assistenza ha funzionato in maniera davvero importante”. 
Il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, rispondendo ai giornalisti, ha confermato che "si è spezzato il cavo di trazione, ha funzionato il freno d'emergenza a valle ma evidentemente non quello della cabina che stava entrando nella stazione sulla sommità del Faito". Il sindaco ricorda che la funivia ha riaperto una settimana fa dopo lo stop invernale: "I dipendenti Eav hanno ripetuto che sono orgogliosi della tecnologia dell'impianto, hanno detto che fanno sistematicamente le prove di sicurezza nel caso si dovesse spezzare il cavo di trazione". 

I precedenti incidente della funivia del Faito

La storia della funivia del Faito non è nuova a incidenti. Il più grave risale al Ferragosto del 1960 quando, a causa di un errore umano, una delle cabine giunse a valle senza riuscire a frenare la sua corsa, precipitando così sui binari sottostanti della linea ferroviaria Circumvesuviana: anche allora furono quattro i morti, con 31 feriti. Dopo quella tragedia, l'impianto è stato sottoposto a svariati interventi di ammodernamento. E più recentemente è rimasto chiuso per lavori quattro anni, fino all'ultima riapertura, avvenuta nel 2016. Molto amata dai turisti, l'anno scorso la funivia ha fatto registrare 108 mila passeggeri. 

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