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Stupro a Padova, scarcerato dal Gip l'uomo di 36 anni fermato domenica

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I titoli di Sky TG24, del 16/4/2025, edizione delle 13
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I titoli di Sky TG24, del 16/4/2025, edizione delle 13
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Il 36enne era stato fermato martedì con l'accusa di aver violentato una donna subito dopo essere uscito di prigione. Secondo la versione fornita dall'uomo al giudice, ci sarebbe stato invece un rapporto consenziente. Il Gip ha convalidato il fermo e disposto il divieto di dimora nel padovano e di avvicinamento alla donna. L'uomo è stato poi condotto al Cpr di Gradisca D'Isonzo (Gorizia) per essere rimpatriato

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Il Gip di Padova Beatrice Alcaro ha scarcerato il cittadino kosovaro 36enne che era stato fermato martedì con l'accusa di aver violentato una donna subito dopo essere uscito di prigione. La donna aveva raccontato di esser stata sequestrata e minacciata con una pistola e poi abusata in un appartamento. Secondo la versione fornita dall'uomo al giudice, ci sarebbe stato invece un rapporto consenziente. Il Gip ha convalidato il fermo e disposto il divieto di dimora nel padovano e di avvicinamento alla donna. 

 

Condotto al Cpr in attesa di rimpatrio

Il 36enne è stato poi condotto al Cpr (Centro di permanenza e rimpatrio per i migranti) di Gradisca D'Isonzo (Gorizia) e verrà successivamente rimpatriato. Lo ha disposto il Questore Marco Osorisio, in ragione del fatto che l'uomo vive da 12 anni nel capoluogo euganeo ed è irregolare sul territorio nazionale. La Questura ha chiesto al ministero dell'Interno il nulla osta all'allontanamento dell'uomo in vista dell'espulsione, e oggi gli agenti dell'Ufficio Immigrazione lo hanno condotto dal carcere, dove si trovava in stato di fermo, fino alla struttura goriziana, in attesa del rimpatrio nel Paese di origine.     

 

 

Il commento di Zaia dopo il fermo

"Un fatto gravissimo, che lascia sgomenti e che merita la più ferma condanna. In attesa di quelli che saranno gli esiti giudiziari non possiamo che ribadire un principio fondamentale: ogni episodio di violenza sulle donne deve essere denunciato, raccontato, perseguito e represso con assoluta fermezza, applicando, laddove riconosciuta la colpevolezza, le pene massime previste dalla legge" aveva commentato ieri il governatore Luca Zaia, dopo il fermo dell'uomo. 

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