Suoi numerosi reportage da zone di guerra (Palestina, Sierra Leone, Uganda, Burundi, Costa D’Avorio, Liberia, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Rwanda, Sudan) e sempre suo il volume Kalami va alla guerra, dedicato al fenomeno dei bambini utilizzati nei conflitti armati
Lutto nel mondo del giornalismo: è morto improvvisamente Giuseppe Carrisi, conduttore e caposervizio del Gr3. "Giuseppe aveva anche lavorato al Gr Parlamento, all'editing del Gr2 e a lungo nella redazione Esteri", ha annunciato in una nota l'Usigrai, che lo ricorda come "grande appassionato dell'Africa, un collega sempre attento e gentile del quale sentiremo la mancanza. Siamo vicini alla famiglia".
I reportage e i libri
Giornalista Rai, scrittore e documentarista, Carrisi (classe 1962) da anni si occupava delle problematiche dei Paesi in via di sviluppo, in particolare dell’Africa. Suoi numerosi reportage da zone di guerra (Palestina, Sierra Leone, Uganda, Burundi, Costa D’Avorio, Liberia, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Rwanda, Sudan) e sempre suo il volume Kalami va alla guerra, dedicato al fenomeno dei bambini utilizzati nei conflitti armati. Sullo stesso argomento ha anche realizzato Kidogò, film-documentario su un bambino-soldato presentato al Giffoni Film Festival. Per la Newton Compton ha pubblicato Tutto quello che dovresti sapere sull’Africa e che nessuno ti ha mai raccontato (vincitore del Premio Fregene per la saggistica), Gioventù camorrista e La fabbrica delle prostitute. Carrisi è stato anche autore e regista del documentario Voci dal buio che racconta storie di giovani affiliati alla camorra e di loro coetanei della Repubblica Democratica del Congo che vivono in condizioni di violenza e sfruttamento, e della docufiction Zarema e le altre, sulla realtà delle “vedove nere”, le ragazze kamikaze della Cecenia.
