Nel novembre del 2023, nell'ambito della nuova inchiesta sulla morte di Chiara Poggi, vennero prelevati mozziconi di sigaretta, al fine di raccogliere tracce utili alle comparazioni genetiche affidate dalla procura ai genetisti Carlo Previderè e Pierangela Grignani
Nell'ambito della riapertura delle indagini sulla morte di Chiara Poggi, il 20 novembre 2023, a 16 anni dall’omicidio, alla famiglia Poggi è stata sottratta della spazzatura. Lo riporta l'Adnkronos, secondo cui il reperto venne catalogato come "numero 4 mozziconi di sigaretta MS prelevati dal sacchetto della spazzatura presso l'abitazione di via Pascoli di Garlasco (presso abitazione famiglia Poggi)".
La riapertura delle indagini
Col fascicolo aperto nel 2023, dopo il deposito delle consulenze tra dicembre 2022 e gennaio 2023 della difesa di Stasi, gli investigatori, coordinati dall'aggiunto di Pavia Stefano Civardi e dalla pm Valentina De Stefano, hanno raccolto infatti tutta una serie di reperti, anche andando a cercare nella spazzatura, non solo di Sempio e familiari, ma anche della famiglia Poggi, evidentemente al fine di raccogliere tracce per le comparazioni genetiche utili alla consulenza affidata ai genetisti Carlo Previderè e Pierangela Grignani. I due esperti nominati dalla Procura, infatti, il 5 febbraio 2024 hanno depositato la loro relazione, che conferma, in pratica, gli esiti di quella dei consulenti di Stasi, ossia il match del Dna di Sempio con materiale genetico trovato su due unghie di Chiara. Una consulenza che ha portato alla richiesta dei pm di riapertura delle indagini, bocciata due volte dal gip, ma poi ottenuta dopo il passaggio in Cassazione.
L’attesa del maxi incidente probatorio
La settimana prossima, col conferimento dell'incarico al genetista Emiliano Giardina, prenderà il via il maxi incidente probatorio che prevede l’analisi dei profili genetici estratti dai “margini ungueali” di Chiara Poggi ma anche una lunga serie di analisi genetiche su reperti e campioni ritrovati, alcuni mai analizzati, tra cui un frammento del tappetino del bagno, prelievi, tamponi ed oggetti, come confezioni di tè, yogurt, cereali, biscotti, sacchetti, sino ai "para-adesivi" di tutte le impronte. Tali comparazioni vedranno coinvolto il Dna di Sempio, ma anche quello di Stasi e a tutti i "soggetti maschili" che frequentavano la villetta dei Poggi a quel tempo.