
Custodia cautelare in carcere per il sindaco del comune di Ruffano, Antonio Rocco Cavallo. Ai domiciliari il sindaco di Maglie Ernesto Toma e il sindaco di Sanarica Salvatore Sales. Al centro dell'inchiesta anomalie nella gestione degli appalti pubblici
Tre sindaci della provincia di Lecce sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un'indagine della Procura di Lecce in cui si contestano condotte di corruzione, falso, turbata libertà degli incanti, frode in pubbliche forniture e subappalto illecito. In carcere il sindaco del comune di Ruffano, Antonio Rocco Cavallo, ai domiciliari il sindaco di Maglie Ernesto Toma, come il suo vicesindaco Marco Sticchi, e il sindaco di Sanarica Salvatore Sales e il suo assessore Dario Andrea Strambaci.
Sedici in tutto le misure cautelari
In tutto sono 16 le misure eseguite dai militari del Nucleo di polizia economico finanziaria del comando provinciale di Lecce coordinati dal pubblico ministero Maria Vallefuoco, dieci restrittive della libertà personale e sei interdittive. Le misure sono state emesse dal gip di Lecce e fanno seguito agli interrogatori preventivi che si sono svolti nello scorso mese. L'indagine della polizia economica finanziaria della Guardia di finanza di Lecce riguarda i reati contro la pubblica amministrazione e coinvolge anche amministratori. Secondo l'accusa, al centro dell'inchiesta c'è un imprenditore salentino di 49 anni della zona di Maglie, ritenuto 'dominus' di una serie di società destinatarie di numerosi appalti pubblici.
Anomalie nella gestione degli appalti pubblici
Per gli inquirenti, l'imprenditore ha agito in concorso con propri dipendenti e tecnici nonché con un pubblico funzionario, la cui attività e funzione è risultata totalmente asservita agli scopi dell'imprenditore, che avrebbe anche modificato atti e verbali delle gare di appalto. Nell'inchiesta sono emerse ''forti anomalie nella gestione dell'assegnazione degli appalti pubblici, delle varianti in corso d'opera, di cui alcuni anche oggetto di finanziamento pubblici nazionali, regionali o del Pnrr'', nei Comuni di Maglie, Sanarica e Ruffano. L'imprenditore ''grazie alla complicità dei pubblici funzionari locali - rilevano le fiamme gialle - ha potuto decidere in anticipo a quali gare pubbliche partecipare e, soprattutto, quali vincere, sviluppando un sistematico rapporto di presunta natura corruttiva con importanti figure istituzionali in seno a vari Comuni, tra cui sindaci, assessori, consiglieri comunali, Rup e dirigenti degli uffici tecnici''.
