
Per Angelo Federico e Domenico Matteo, questi i nomi che il padre ha voluto dare ai suoi figli, la cerimonia si è svolta in forma privata nel cimitero di Bannone, in provincia di Parma. Assente Chiara Petrolini, la madre indagata per il duplice omicidio e la soppressione di entrambi i cadaveri, ora ai domiciliari
Le salme dei due neonati trovati morti nel giardino della villetta di Vignale di Traversetolo sono state benedette e sepolte nel cimitero di Bannone, in provincia di Parma. La cerimonia per Angelo Federico e Domenico Matteo, questi i nomi dei piccoli, si è tenuta questa mattina in forma privata. Assente Chiara Petrolini, la 22enne madre dei bambini ora ai domiciliari perché indagata per il duplice omicidio e la soppressione di entrambi i cadaveri. Presente invece Samuel, padre dei piccoli ed ex fidanzato della ragazza. L’uomo ha partecipato alla celebrazione, officiata dal parroco locale padre Antonio Ciceri, accompagnato da familiari e amici più stretti.
La cerimonia
Un mazzo di rose bianche è stato posto sulla tomba di Angelo Federico e Domenico Matteo. Oltre alla benedizione delle due piccole salme questa mattina c'è stato un momento di preghiera, pochi minuti di raccoglimento nel silenzio del camposanto alle porte della frazione del comune di Traversetolo, a pochi minuti di auto da Vignale, dove vive Petrolini. Era stato il giovane padre a esprimere il desiderio di una cerimonia funebre per i neonati e la volontà di dare loro il suo cognome, quando aveva firmato contemporaneamente l'atto di nascita e quello di morte dei piccoli.
Chiara Petrolini ai domiciliari
Da gennaio Chiara Petrolini è tornata a vivere nella villetta di Traversetolo, la stessa che era stata posta sotto sequestro dopo il ritrovamento dei due piccoli cadaveri. Dal 20 settembre 2024 la ragazza si trova ai domiciliari: il Tribunale del Riesame aveva iniziamente disposto per lei il carcere adducendo come motivazioni "estrema lucidità, inusitata freddezza esecutiva, sconcertante assenza di scrupoli o remore e apparente mancanza di qualunque ripensamento". Il 25 febbraio, però, la Cassazione ha confermato che Petrolini può restare ai domiciliari.
