
secondo la ricostruzione investigativa, il movente sarebbe da attribuire alla volontà della donna di affrancarsi dalla figura paterna, ritenuta possessiva, e alla convinzione dell'indagata di divenire erede universale
L'arresto è avvenuto questa mattina. I carabinieri hanno arrestato Rosa Capuano, la figlia 46nne della vittima Francesco Capuano, l'anziano ucciso lo scorso 23 dicembre nel garage della sua abitazione a Suzzara, nel Mantovano, con diversi colpi d'arma da fuoco alla testa sparati da distanza ravvicinata. Il movente dell'omicidio, secondo la ricostruzione investigativa, sarebbe da attribuire alla volontà della donna di affrancarsi dalla figura paterna, ritenuta possessiva, e alla convinzione dell'indagata di divenire erede universale. La donna è stata condotta presso la casa circondariale di Mantova, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Le accuse
Rosa Capuano è stata arrestata dai carabinieri a Giugliano, in provincia di Napoli, a casa della sorella dove si era trasferita subito dopo l'omicidio dato che la sua abitazione a Suzzara era stata posta sotto sequestro. Verrà trasferita in carcere a Mantova, dove arriverà nel pomeriggio. Le accuse per lei sono di omicidio premeditato e di detenzione illecita di arma da sparo. Le indagini sono ancora in corso, ma nei confronti della figlia sono già stati raccolti, secondo gli investigatori, gravi indizi di colpevolezza. La mattina del 23 dicembre scorso, la donna allertò i soccorsi sostenendo di avere trovato il corpo del padre sul sedile del lato guida della sua auto, all'interno del box situato nel garage condominiale a Suzzara. Ai carabinieri la donna aveva detto di aver accompagnato il padre in garage per uscire con l'auto, come faceva tutti i giorni, e di essere poi risalita in casa a prendere un oggetto che si era dimenticata. Al ritorno in garage, dopo più di mezz'ora, aveva detto di aver trovato il cadavere del padre. L'autopsia ha poi stabilito che Francesco Capuano, pensionato di 79 anni sarebbe morto tra le 9 e le 9.30, con tre proiettili sparati a bruciapelo alla testa.
