Feedback, "La cattiva strada" all'interno delle carceri minorili: il reportage di Sky TG24

Cronaca

Il canale all news accende i riflettori sui reati compiuti da minori con una puntata di Feedback e un reportage tra gli istituti minorili italiani. Un racconto che restituisce tre differenti prospettive: i ragazzi del Nord, i ragazzi del Sud e le ragazze. Il primo appuntamento con Feedback è lunedì 3 febbraio alle 21.00 su Sky TG24

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Giovani, aggressivi e sempre più spesso prendono La cattiva strada. Sky TG24 dedica un approfondimento speciale al tema dei reati minorili, fenomeno in crescita e sempre più preoccupante. Più appuntamenti, ma un’unica indagine per comprendere le cause e gli effetti della criminalità giovanile: il nuovo episodio di Feedback e il reportage La cattiva strada – Viaggio nelle carceri minorili italiane.

Feedback

Il primo appuntamento con Feedback è lunedì 3 febbraio alle 21.00 su Sky TG24. Alessandro Marenzi, insieme ai suoi ospiti, il criminologo Guido Travaini e Gianluca Guida, direttore dell’Istituto Penale per i Minorenni di Nisida, analizzerà il fenomeno attraverso dati statistici e testimonianze. Verranno date risposte alle domande più urgenti: dove e perché nascono queste forme di violenza? Come si sviluppano? Quali sono i segnali da non sottovalutare?

Il reportage

L’approfondimento proseguirà con La Cattiva Strada – Viaggio nelle carceri minorili italiane, il reportage a cura di Gaia Mombelli, in onda in quattro appuntamenti da martedì 4 a venerdì 7 febbraio, alle 14.40 e alle 20.45 su Sky TG24. Il viaggio entrerà in sette Istituti Penali per Minorenni, da Nord a Sud, dando voce ai giovani detenuti che hanno deciso di raccontare la propria storia: il momento in cui tutto è cambiato, l’istinto incontrollabile che li ha portati a commettere un crimine, il percorso di rieducazione intrapreso.

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Da Nord a Sud

Un racconto che restituisce tre differenti prospettive: i ragazzi del Nord, spesso coinvolti in aggressioni con coltelli per motivi futili, cercano un riconoscimento sociale che non trovano in famiglia o a scuola. La loro percezione della realtà è influenzata dai social media, rendendo difficile il riconoscimento del limite tra giusto e sbagliato; i ragazzi del Sud, crescono in contesti legati alla criminalità organizzata, dove l’adesione a certe logiche sembra inevitabile. Molti credono che il loro destino sia già scritto; le ragazze, un tempo coinvolte principalmente in furti e spaccio, oggi sempre più spesso commettono reati contro la persona. Rispetto ai maschi, dimostrano maggiore consapevolezza nel raccontare le proprie motivazioni e il disagio che le ha portate a delinquere.

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