Palermo, 13enne stuprata dopo essersi allontanata dal reparto di neuropsichiatria

Cronaca
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La violenza è avvenuta da parte di un ragazzo più grande in piena notte e in una piazza del quartiere Borgo Nuovo. La vittima era sotto effetto di alcool e stupefacenti

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Una ragazza di 13 anni, residente in un comune del Palermitano, è stata violentata dopo essersi allontanata dall'ospedale dei Bambini, nel capoluogo siciliano, in cui era ricoverata. È successo sabato 18 gennaio. Lo stupro, da parte di un ragazzo più grande, sarebbe avvenuto in piena notte in una piazza del quartiere Borgo Nuovo. La ragazzina vive con la madre e per alcuni periodi è stata in una casa-famiglia. Sabato pomeriggio, insieme alla madre, è uscita dal reparto di Neuropsichiatria infantile per prendere un gelato. Tra le due, però, ci sarebbe stato un litigio e la tredicenne si sarebbe allontanata in compagnia di un'amica più grande. Dai primi esami è risultato che la vittima aveva assunto alcool e droga poco prima dell’aggressione. 

La segnalazione

Immediato l'allarme lanciato dalla madre e dai medici. Solo intorno alle 2 del mattino la ragazzina è tornata in reparto, ubriaca e sotto effetto di droga. L'indomani, in lacrime, ha chiesto di parlare con i medici e ha raccontato la vicenda di cui è stata vittima. Con l'aiuto di una psicologa e di un'équipe multidisciplinare, ha ripercorso quanto accaduto quella notte dibadendo ai medici di aver voluto "solo qualche bacio e di aver detto 'no' più volte, di essere stata presa con la forza”. Gli esami e le visite mediche confermerebbero i segni di violenza e il suo racconto. Poco dopo la denuncia, sono scattate le indagini per risalire all'autore della violenza e rintracciare l'amica, più grande, con cui si è allontanata dall'ospedale. La tredicenne verrà trasferita in una comunità fuori dalla Sicilia.

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La ricostruzione dei fatti

La ragazzina, dopo aver raccontato tutto ai medici, è stata ascoltata anche dal pm Mario Calabrese. Sono diversi i punti da chiarire su questa vicenda al vaglio della procura per i minorenni e del dipartimento fasce deboli della procura ordinaria diretto dall'aggiunto Laura Vaccaro. Secondo quanto ricostruito l'allarme sarebbe scattato dopo il rientro della madre della vittima in ospedale, intorno alle 19. Pare che qualcuno abbia chiamato al cellulare la ragazzina che non avrebbe risposto e avrebbe spento il telefono. Le due amiche si sarebbero quindi dirette al Borgo Vecchio. Qui la ragazzina avrebbe incontrato un giovane che a quanto pare non conosceva. Insieme avrebbero bevuto alcolici poi si sarebbero appartati per uno scambio di effusioni inizialmente consenziente. Poi le richieste del giovane si sarebbero fatte pressanti e sarebbe scattata la violenza. 

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