Padova, presunto sabotaggio linea elettrica ferroviaria in stazione Montagnana: indagini
CronacaLa Digos di Padova ha avviato indagini su un presunto sabotaggio alla stazione di Montagnana, dove è stato trovato un cavo per biciclette sulla linea elettrica. La Procura di Rovigo è stata informata, con l’ipotesi di reato “attentati alla sicurezza dei trasporti”
La Digos della Questura di Padova ha avviato un'indagine in merito a un presunto sabotaggio avvenuto giovedì scorso alla stazione di Montagnana (Padova), dove un tecnico di Rfi, intorno alle 7 di mattina, ha notato la presenza di un cavo di sicurezza per la chiusura delle biciclette rivestito in gomma, posizionato sulla fune elettrica della linea aerea del II binario, all’altezza del fabbricato viaggiatori. Come evidenziato dalla denuncia formalizzata dai responsabili di Rfi, il cavo, che è stato prontamente rimosso dal personale tecnico, avrebbe potuto danneggiare il pantografo dei treni se non fosse stato rimosso, compromettendo l’alimentazione della linea elettrica e rappresentando un serio pericolo per la sicurezza della circolazione ferroviaria.
Ipotesi di reato "attentato alla sicurezza dei trasporti"
A seguito della presentazione dell'esposto al Compartimento Polfer di Verona, la Digos della Questura di Padova ha inviato una segnalazione alla Procura della Repubblica di Rovigo, ipotizzando il reato di "attentato alla sicurezza dei trasporti".
Il ritrovamento della catena da bici sulla linea aerea di Montagnana è avvenuto "durante una regolare attività di ispezione su questo tratto" da parte dei tecnici di Rfi, ha precisato, in una nota, la società del gruppo Fs, che effettua controlli periodici su tutti i tratti di rete con cadenza trimestrale. "Sono emersi - sottolinea la nota - diversi elementi legati a questo episodio e a precedenti casi di anomalie e guasti registrati nei giorni scorsi. Fs Italiane conferma di aver trasmesso queste informazioni agli inquirenti che stanno conducendo le indagini. Sarà compito dell'Autorità giudiziaria valutarle e adottare le decisioni necessarie".
Assoutenti: “Pronti a costituirci parte offesa dopo denuncia Fs”
A seguito della denuncia presentata da Ferrovie dello Stato Italiane, l'associazione Assoutenti si è dichiarata pronta a costituirsi parte offesa in un eventuale procedimento giudiziario. "Come evidenziato dai tecnici di Fs l'oggetto avrebbe potuto causare l'interruzione della circolazione ferroviaria con ripercussioni a cascata per i passeggeri attraverso ritardi e cancellazioni dei treni - ha riferito il presidente Gabriele Melluso in un comunicato-. Vogliamo però che si apra anche un serio confronto sulle effettive responsabilità di chi non ha saputo o voluto programmare con oculatezza i cantieri, adeguare le tracce, riprogrammare la circolazione dei treni per ridurre al minimo i disservizi. Serve un cambiamento radicale nella gestione dei lavori e della circolazione che metta al primo posto l'utenza con una forte ed estesa azione di comunicazione e adeguati indennizzi laddove non si riesca a rispettare gli orari". "I sabotaggi non possono essere una scusante, Fs convochi al più presto le associazioni dei consumatori sul tema dei disservizi che da giorni stanno interessando la rete, e concordi con loro un piano straordinario allo scopo di intraprendere urgenti provvedimenti per rimodulare il numero dei treni e le priorità dei cantieri", ha concluso Melluso.
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