Coppia di genitori si uccide nel Torinese 2 anni dopo la figlia, vittima di abusi

Cronaca

I due coniugi si sono tolti la vita due anni dopo il suicidio della figlia 28enne. La ragazza si era impiccata nel 2022 dopo aver rivelato ai genitori di non sopportare più il peso degli abusi sessuali che aveva subito da parte di un parente (poi deceduto) quando era bambina e di cui i genitori erano ignari

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Una coppia di coniugi si è tolta la vita, nel Torinese, due anni dopo il suicidio della figlia 28enne. La ragazza si era impiccata nel 2022 dopo aver rivelato ai genitori di non sopportare più il peso degli abusi sessuali che aveva subito da parte di un parente (poi deceduto) quando era bambina e di cui i genitori erano ignari. Nessuno, infatti, riporta il Corriere della Sera, si era mai accorto di niente, ma a 23 anni attacchi di panico, ansia e insonnia avevano cominciato a tormentare la ragazza, facendole rivivere i traumi del passato. Solo nel 2022 la giovane aveva rivelato ai genitori l'origine del suo malessere, per poi togliersi la vita. 

Il racconto a un giornale locale pochi giorni prima del suicidio

Alessandro Giacoletto, 64 anni, medico di famiglia, e Cristina Masera, 59 anni, farmacista, avevano di recente rivelato ciò che era successo alla figlia a un giornale locale, 'L'Eco del Chisone', in un articolo uscito il 4 dicembre. Pochi giorni dopo, il 9 dicembre, i due sono stati trovati nella loro auto chiusa nel garage di casa, in condizioni disperate. La donna è morta nove giorni dopo, l'uomo il 23 dicembre. "Suicidio - avevano spiegato al giornale riferendosi alla vicenda della figlia - non è la parola corretta. Chi pone fine alla sua vita a causa di una violenza è vittima di un omicidio psichico e il suo aguzzino è un assassino".

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