Processo Open, prosciolti Renzi e gli altri 10 indagati. L'ex premier: "Uno scandalo"

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Adeciderlo è stata la gup di Firenze Sara Fariniata. La fondazione Open era stata creata con l'obiettivo di sostenere le iniziative politiche del leader di Iv quando era segretario del Pd. Insieme a Renzi, sono stati prosciolti anche Maria Elena Boschi e tutti gli altri 9 indagati

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Matteo Renzi è stato prosciolto per l'inchiesta sulla fondazione Open. A deciderlo è stata la gup di Firenze Sara Fariniata. La fondazione era stata creata con l'obiettivo di sostenere le iniziative politiche del leader di Iv quando era segretario del Pd. Insieme a Renzi, sono stati prosciolti anche Maria Elena Boschi e tutti gli altri 9 indagati, tra cui l'ex ministro Luca Lotti, l'imprenditore Marco Carrai e l'avvocato Alberto Bianchi. "Cinque anni di massacro mediatico per un'accusa infamante e ingiusta", ha detto Renzi dopo la sentenza, aggiungendo che "ora che è finita il mio primo pensiero va a chi non ha mai dubitato mai di noi, a cominciare dalla mia famiglia, da mia moglie e dai miei figli". Anche Maria Elena Boschi ha commentato la sentenza: "Finisce l’incubo. Dopo anni di sofferenza silenziosa oggi si chiude la pagina di Open: sono stata prosciolta", ha scritto la deputata di Iv in un post su Facebook. "Da avvocato conoscevo l’assurdità delle accuse. Da parlamentare ero certa della correttezza del nostro operato. Ma da donna ho sofferto molto, quasi sempre in silenzio", ha aggiunto Boschi. 

Il processo Open

Renzi, Boschi e Carrai erano imputati del solo reato di finanziamento illecito ai partiti. Tra le altre ipotesi di reato contestate dalla procura a vario titolo, anche il traffico di influenze, corruzione, autoriciclaggio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Secondo l'accusa, Open (allora presieduto da Bianchi, con un cda formato da Boschi, Lotti e Carrai) avrebbe agito come una vera e propria "articolazione di partito", e in particolare della corrente del Pd legata a Matteo Renzi. Per la procura, nelle tasche dell'ente sarebbero arrivati circa 3,5 milioni di euro, dal 2014 al 2018, violando così le norme sul finanziamento ai partiti. Le accuse sono state contestate da Renzi che ha ingaggiato una battaglia, anche a colpi di denunce, contro i pm dell'inchiesta. L'udienza preliminare si era aperta il 3 aprile 2022 protaendosi per oltre due anni, con un ricorso alla Consulta sul conflitto di poteri.

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Renzi: "Uno scandalo assoluto"

"Ho quasi cinquant'anni. Gli ultimi cinque li ho vissuti da 'appestato' per l'incredibile inchiesta Open. Uno scandalo assoluto per tutti quelli che avevano letto le carte, ma nonostante questo sono stato politicamente massacrato da tanti, a cominciare da Fratelli d'Italia e dai Cinque Stelle. Dopo anni di sofferenza oggi arriva la notizia: prosciolto. Prosciolto io, prosciolti tutti i miei amici sia politici come Maria Elena e Luca sia professionisti come Marco, Riccardo, Alberto e tutti gli altri. Oggi in tanti dovrebbero scusarsi, Meloni e Travaglio in primis. Non lo faranno. Pace". Così su X il leader di Iv Matteo Renzi.

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