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Alba Parietti denuncia un hater: 'Minacce e insulti sui social, ho avuto paura"

Cronaca
©IPA/Fotogramma

Tra i tanti 'leoni da tastiera', uno aveva colpito la sua attenzione. E la polizia lo ha trovato e gli ha sequestrato il cellulare: si tratta di un uomo di Chieti di 55 anni. Lo sfogo della showgirl su Repubblica

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Alba Parietti ha raccontato per la prima volta in un'intervista a Repubblica la sua denuncia nei confronti di un utente che da tempo la perseguita sui social. "Lo vedrò per la prima volta in tribunale, ancora non so chi sia e che faccia abbia", ha dichiarato. Tra i tanti 'leoni da tastiera', ha spiegato la showgirl, ce n’era uno che aveva attirato la sua attenzione: un uomo di 55 anni di Chieti, poi individuato dalla polizia, che gli ha sequestrato il cellulare. "Tra i numerosi hater ce n’era uno che scriveva frasi molto gravi, insulti violenti, sessisti, umilianti" su Facebook, ha spiegato ancora Parietti. L'episodio che l'ha sconvolta di più è legato a un post in cui ricordava un giovane morto in un incidente: "La cosa tremenda è che una delle sue offese l’ha scritta sotto un mio post nel quale ricordavo un ragazzo morto in un incidente. In questo contesto di dolore, lui vomitava nefandezze".

Lo sfogo: "Se pubblico un seno vengo bloccata, se mi insultano non succede nulla"

"L’idea che vivesse vicino a me mi ha turbato. A questo punto, invece che ignorare, ho denunciato. Non è giusto passare sopra. Così si accredita un linguaggio terrificante", ha sottolineato Parietti. Che ha voluto anche lanciare un appello: "Parliamo sempre di bullismo da parte dei ragazzi che guardano noi adulti. Li facciamo vivere nell’immondizia dei social e non possiamo far loro pensare che si possa deliberatamente insultare qualcuno". E ancora sulla giungla dei social, dice: "Se io pubblico un seno, mi viene bloccata la pagina; se uno mi scrive 'sparati col tumore” non succede nulla. Qualcosa non funziona". 

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"Diamo multe a chi insulta sui social"

"La mia avvocata Anna Zottoli ha depositato la querela l’11 ottobre. Abbiamo un faldone di gente che potremmo querelare... e abbiamo cominciato con questo... Ce ne sono altri in lista d’attesa", ha aggiunto ancora Parietti. E sul fatto che molti sottovalutano il problema e tendono a chiudere la questione insulti sul web come una 'bravata', ha voluto specificare: "Purtroppo è così. Vorrei dare un consiglio allo Stato: si danno multe salate ai cittadini per sosta vietata, cominciamo a darle anche a chi insulta sui social. E poi decidiamo che se vìoli la legge sul web, non puoi più accedere a nessun social. Educhiamo alla civiltà".

 

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