Morto Riccardo Bonacina, il giornalista fondatore di 'Vita' aveva 70 anni

Cronaca
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Nel 1994 aveva fondato lo storico periodico dedicato al terzo settore e a tematiche sociali. Il sindaco di Milano Sala: "Mancherà alla comunità milanese e al nostro Paese". I funerali si terranno venerdì 13 nella basilica di Sant'Eustorgio

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È morto questa mattina a 70 anni Riccardo Bonacina, giornalista e fondatore di "Vita", lo storico periodico che dal 1994 si occupa di temi sociali, di terzo settore e di volontariato. Dopo esperienze lavorative in Fininvest e in Rai, nel 1994 Bonacina decise di lasciare il giornalismo televisivo per fondare VITA che, come ricorda il direttore di Vita Stefano Arduini su VITA.it, allora in molti definirono “L’Espresso del sociale”, un giornale dedicato al terzo settore e nato dall’alleanza “fra un gruppo di giornalisti e un network di organizzazioni non profit (il comitato editoriale)".  

Sala: "Ci mancherà". Renzi lo ricorda in Senato

Molti esponenti della politica e della società civile hanno espresso il loro cordoglio per la morte di Bonacina. "Con la scomparsa di Riccardo Bonacina – scrive sui social il sindaco di Milano Giuseppe Sala -, Milano e il giornalismo perdono una delle voci che meglio ha raccontato le emergenze e le battaglie sociali e civili del nostro tempo. Mancherà alla comunità milanese e al nostro Paese". Anche Matteo Renzi, dall’Aula del Senato ha voluto ricordare Bonacina: "Presidente - ha detto Renzi - solo per chiedere al Senato, alla presidenza e ai capigruppo di dedicare un pensiero particolare e un ricordo nei prossimi giorni a una persona scomparsa nel corso dei nostri lavori: qualche istante fa ci ha lasciato Riccardo Bonacina, il padre della legge del Terzo Settore. Vorrei che il Senato possa ricordarlo come merita".

Il cordoglio delle Terzo Settore

Un ricordo commosso è arrivato anche dal presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo. "Riccardo Bonacina  - scrive Caffo - era prima di tutto un amico. Un grande amico. Un appassionato scopritore del bene che senza di lui e la sua intuizione di portarlo davanti alle telecamere difficilmente trovava dignità da parte dei media. Erano gli anni in cui Telefono Azzurro avviava i suoi primi passi". "Con Riccardo e gli amici di Vita - ricorda - abbiamo condiviso battaglie comuni, abbiamo condiviso impressioni e giudizi. Riccardo, e non è scontato dirlo, aveva un grande cuore e una grande passione civile e umana. Era la conseguenza della fede che lo animava. Telefono Azzurro è vicina in questo momento alla famiglia di Riccardo e agli amici di Vita". 

"Riccardo Bonacina diceva: 'Non spieghiamo solo cos'è la cooperazione, ma raccontiamo le sue storie, facciamo parlare i nostri partner e non copriamo la loro voce' e le sue riflessioni, il suo incessante impegno, sono una guida per tutti noi" ha affermato anche Attilio Dadda, presidente di Legacoop Lombardia. esprimendo vicinanza "ai familiari e colleghi, con il pensiero a una vita dedicata alla sostenibilità economica, sociale e ambientale, valori in cui si riconosce l'identità cooperativa".

I funerali di Bonacina si terranno venerdì 13 alle ore 11 nella basilica di Sant’Eustorgio a Milano.

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