Tre uomini sono stati colti in flagranza di reato per detenzione di materiale pornografico realizzato attraverso lo sfruttamento di minorenni. Sequestrati 3 personal computer, 13 smartphone, 3 tablet e 15 spazi cloud, oltre a svariati hard disk, chiavette e altri supporti di memoria. I dati ammontano complessivamente a circa 5 terabyte
La Polizia di Stato ha arrestato tre uomini colti in flagrante per detenzione di materiale pornografico realizzato attraverso lo sfruttamento di minori. L'operazione, denominata "Bittersweet", è stata condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Milano, in collaborazione con il Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica. L'indagine è partita dall'analisi di segnalazioni provenienti da organi di polizia esteri, trasmesse attraverso il Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online (CNCPO). Grazie a un'intensa attività investigativa, le autorità sono riuscite a individuare e arrestare i responsabili.
Disposte 11 perquisizioni, trovati cinque terabyte di materiale
Alla luce degli elementi raccolti dai cyberpoliziotti milanesi, i magistrati del Dipartimento "Tutela dei soggetti vulnerabili" della Procura di Milano hanno disposto undici perquisizioni nei confronti di persone rintracciate nell'area metropolitana milanese. Sono stati sequestrati tre personal computer, 13 smartphone, tre tablet e 15 spazi cloud, oltre a svariati hard disk, chiavette e altri supporti di memoria. I dati presenti sui dispositivi e sugli spazi cloud sottoposti a sequestro ammontano complessivamente a circa cinque terabyte.
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Agli arresti un italiano e due peruviani
Nel corso delle perquisizioni a carico dei tre arrestati (un italiano di 43 anni e due peruviani, rispettivamente di 45 e 21 anni), le operazioni tecniche degli specialisti della Polizia Postale hanno accertato la presenza sui dispositivi informatici non solo di numerosissimi video e foto ritraenti minorenni coinvolti in atti sessuali con coetanei e con adulti, ma anche di tracce di navigazioni internet indicative di una ricerca di materiale illecito sempre nuovo. L'importante risultato investigativo - spiega la Polizia - conseguito dalla Polizia di Stato e dall'Autorità Giudiziaria è stato reso possibile dall'alto livello di specializzazione posseduto dagli operatori del C.O.S.C. di Milano, i quali, oltre a raccogliere tutti gli elementi utili alla ricostruzione dei fatti e all'individuazione delle singole responsabilità, hanno posto fine alle violenze sessuali perpetrate da uno degli arrestati nei confronti di una giovane vittima.