Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, in un videomessaggio trasmesso nel corso della presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin alla Camera dei deputati. Gino Cecchettin replica: "Ci sono dei valori sui quali dovremmo confrontarci"
"Deve essere chiara a ogni nuovo venuto, a tutti coloro che vogliono vivere con noi, la portata della nostra Costituzione, che non ammette discriminazioni fondate sul sesso. Occorre non far finta di non vedere che l'incremento dei fenomeni di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da una immigrazione illegale". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, in un videomessaggio trasmesso nel corso della presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin alla Camera dei deputati. "La visione ideologica delle pari opportunità è quella che vorrebbe risolvere la questione femminile lottando contro il patriarcato, quella concreta è ispirata ai valori della Costituzione", aveva detto in precedenza.
La reazione della famiglia Cecchettin
"Le parole del ministro Valditara? Diciamo che ci sono dei valori condivisi e altri sui quali dovremo confrontarci, ecco", ha detto Gino Cecchettin a margine della presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin riferendosi all'intervento del ministro. Sul tema è intervenuta con un post su Instagram anche la sorella di Giulia Cecchettin, Elena. "Oltre al depliant proposto (che già qua non commentiamo) cos'ha fatto in quest'anno il governo? Perché devono essere sempre le famiglie delle vittime a raccogliere le forze e a creare qualcosa di buono per il futuro? Dico solo che forse, se invece di fare propaganda alla presentazione della fondazione che porta il nome di una ragazza uccisa da un ragazzo bianco, italiano e 'per bene', si ascoltasse, non continuerebbero a morire centinaia di donne nel nostro Paese ogni anno".
Le reazioni politiche
"Non c'è alcuna correlazione tra femminicidi e immigrazione, come provano i dati statistici e la poderosa documentazione prodotta e pubblicata dalla Commissione Bicamerale d'inchiesta sul Femminicidio, che il ministro avrebbe il dovere di consultare prima di esternare banali e pericolose semplificazioni. E' molto grave che un ministro dica cose infondate in un contesto istituzionale importante e in una occasione come la presentazione della Fondazione dedicata a Giulia Cecchettin alla quale molte donne guardano con sentita partecipazione". Lo ha detto la capogruppo di AVS alla Camera, Luana Zanella, dopo le parole del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara.
Valditara: la sinistra la butta sempre in rissa
"Non si capisce perché la sinistra la butti sempre in rissa e non sappia ragionare in termini pacati. Impari da Gino Cecchettin che ha parlato di confronto sulle idee. Quanto al patriarcato, cioè ad una società fondata sul potere giuridicamente e gerarchicamente sovraordinato del padre, ribadisco che dalla riforma del 1975 non esiste più. Esiste il maschilismo contro cui si deve lottare mettendo al centro il valore di ogni persona. Quanto alla violenza sessuale, si combatte anche riducendo i fenomeni di marginalità e di devianza legati alla immigrazione clandestina. Questa è realtà, il resto sono strumentalizzazioni di chi non conosce il dialogo democratico. Mi viene il dubbio che più che lottare per la dignità della donna e contro la violenza sulle donne qualcuno a sinistra voglia solo condurre altre battaglie". Così il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara