La 22enne è morta il 7 novembre a Roma dopo un intervento di rinoplastica in uno studio medico dell’Eur, risultato non autorizzato. Stando a quanto emerso dalla relazione dei medici della Asl sul percorso clinico-assistenziale della ragazza, Margaret Spada non sarebbe stata prontamente rianimata. Alle 11 i funerali nella chiesa madre di Sant'Alfio, nella città siracusana
Lutto cittadino oggi a Lentini, nel giorno dell’ultimo saluto a Margaret Spada. La ragazza di 22 anni è morta il 7 novembre dopo un intervento di chirurgia plastica al naso eseguito in uno studio medico dell’Eur, a Roma. Stando alla relazione dei medici che hanno scritto la relazione della Asl sul percorso clinico-assistenziale della ragazza, originaria del siracusano, Margaret Spada non sarebbe stata prontamente rianimata. La 22enne sarebbe potuta sopravvivere se le operazioni di primo soccorso fossero state eseguite correttamente e in modo tempestivo prima dell’arrivo del 118. Il feretro è arrivato poco prima delle 11 nella chiesa madre di Sant’Alfio a Lentini, nel siracusano, per i funerali.
I funerali
Un corteo ha accompagnato la bara bianca di Margaret Spada dalla camera ardente che era stata allestita nella chiesa del Carmine fino alla chiesa Madre di Lentini per i funerali. Nella chiesa affollata di persone, amici e concittadini si sono stretti attorno ai genitori e alla sorella della 22enne. Tanti i giovani e anche i rappresentanti della squadra di calcio del Leonzio. Ieri sera si è svolta la veglia nella chiesa del Carmine affollata di persone che si sono recate per una preghiera.
La sorella: "Mi prenderò cura di mamma e papà"
"Sei arrivata tu, che hai cambiato la mia vita. Per me è stato il regalo più grande che potessi ricevere in vita mia. Siamo sempre state legate, ti ho sempre viziata in tutto e per tutto, perché io volevo vederti sempre felice". Così Manuela Spada, 28 anni, ha ricordato la sorella Margaret durante la cerimonia. "Non ti ho mai vista arrabbiata né triste perché tu sei unica, buona, genuina, umile, sensibile, rara, una perla pura con un cuore immenso. Basta guardare i tuoi occhi e osservare il tuo sorriso: emani serenità e tanto amore. Non ti ho mai sentito mai parlare male di qualcuno o giudicare. Tu vedevi il mondo in un modo diverso". Poi Manuela si è rivolta alla sorella per farle delle promesse: "Voglio prometterti che resterò sempre al fianco del tuo principe, che ti ha amata per nove anni, e lo ringrazierò per tutta la vita perché ti ha reso sempre felice e serena, non ti ha mai fatto dubitare del suo amore per te, ti ha trattato come una bella principessa. Ti prometto anche che mi prenderò cura di mamma e papà, come abbiamo sempre fatto. Mamma e papà si sono resi conto che avevamo a casa un angelo, con una missione, quella di salvare magari altre vite. Sarò vicino a loro e trasmetterò tutta questa forza che solo tu riesci a riuscire a darmi. Vivremo con quella certezza che un giorno ci rivedremo lassù tutti insieme festeggeremo le vostre nozze e saremo tutti felici insieme lì dove la vita è eterna: ti amiamo tantissimo".
La relazione dell’Asl
"L'edema cerebrale e l'esame neurologico di Margaret Spada era incompatibile con una corretta e pronta rianimazione cardiopolmonare prima dell'intervento del 118". È quanto si legge nella relazione della Asl sul percorso clinico-assistenziale della 22enne. Secondo i medici, la manovra che forse poteva salvarle la vita non fu eseguita correttamente e tempestivamente. Di fatto, la giovane non è stata soccorsa adeguatamente e subito. Sono stati tre i giorni di agonia della ragazza che dal 4 al 7 novembre è stata ricoverata nella terapia intensiva dell'ospedale Sant'Eugenio in seguito alla rinoplastica. In quei giorni le sue condizioni, già disperate, sono andate via via peggiorando fino al decesso. In conclusione, hanno scritto i medici nella relazione, "sulla base della nostre conoscenze l'esperienza clinica è coronata da molti successi terapeutici quando la rianimazione extraospedaliera risponde ai criteri riferiti inizialmente dai soccorritori", ma non fu così per Margaret Spada perché l'anamnesi iniziale non corrispondeva allo stato della ragazza.
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Indagini sullo studio senza autorizzazioni
Proseguono intanto le indagini della Procura di Roma. Come comunicato nei giorni scorsi dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, lo studio del medico dove è stata operata Margaret "non risulta autorizzato per attività procedurali". Ora, dopo l'autopsia, si attendono gli esami tossicologici e istologici. Oggi, su delega della Procura di Roma, i carabinieri del Nas si sono recati negli uffici della Regione Lazio per acquisire tutta la documentazione relativa allo studio medico di viale Cesare Pavese. In base a quanto si apprende i carabinieri, su mandato del pm Erminio Amelio che indaga per omicidio colposo, acquisiranno anche la relazione della Asl sul percorso clinico della 22enne dalla quale emerge che nella struttura medica non venne sottoposta subito e adeguatamente ad un intervento di rianimazione prima dell'intervento del 118. Agli atti finiranno anche i documenti relativi alle mancate autorizzazioni dello studio. I Nas dovranno anche effettuare un nuovo sopralluogo nello studio, ora posto sotto sequestro, per svolgere un inventario e verificare le strumentazioni di emergenza eventualmente presenti.