Processo Turetta, Elena Cecchettin: "Non andrò per non rivivere tutto"

Cronaca

La sorella di Giulia ha scritto nelle sue storie Instagram. “Sarebbe per me una fonte di stress enorme, per questo non parteciperò”. Oggi si è tenuta l’udienza che ha visto il femminicida in aula a Venezia

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"Oggi e lunedì 28 ottobre non sarò presente in aula per prendermi cura di me stessa. Sono più di 11 mesi che continuo ad avere incubi, la mia salute mentale e quella fisica hanno risentito". Così la sorella di Giulia Cecchettin, Elena, sulle sue storie Instagram. "Sarebbe per me una fonte di stress enorme e dovrei rivivere nuovamente tutto quello che ho provato a novembre dell’anno scorso". Oggi si è tenuta l’udienza che ha visto il femminicida Filippo Turetta in aula a Venezia. Presente il papà di Giulia, Gino Cecchettin.

L'udienza

Turetta ha ammesso la premeditazione dell’omicidio della ragazza di Vigonovo che è stata uccisa a coltellate a novembre 2023. Il reo confesso non era mai uscito dal carcere in cui si trova da quasi un anno, a Verona. "Voglio raccontare tutto quello che è successo", ha detto davanti alla corte d’Assise. "Volevo rapirla e ucciderla", ha detto. Già dal 7 ha iniziato a scrivere appunti su ciò che stava progettando: "Ero confuso, volevo stare ancora assieme a lei. Mi sento in colpa, ridicolo chiedere scusa". Ha depositato uno scritto di circa 40 pagine, memorie per "mettere per iscritto le cose che mi venivano in mente, alcune cose non me la sentivo di descriverle sul momento".

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