Pianeta Terra Festival, si è chiusa la terza edizione: ecco di cosa si è parlato
Sono stati oltre 90 gli eventi nella quattro giorni che si è tenuta a Lucca dal 3 al 6 ottobre. Al centro dell’edizione di quest’anno c’era il perché tutte le specie viventi - e non solo l’uomo - fanno comunità: “In barba al senso comune il vero motore è il mutuo appoggio, il sistema più efficiente per garantire la sopravvivenza di tutti”, ha detto il direttore del Festival, Stefano Mancuso. Ecco che cosa è successo
Si è tenuta a Lucca la terza edizione del Pianeta Terra Festival, diretto da Stefano
Mancuso, ideato, progettato e organizzato dagli Editori Laterza e promosso dalla
Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. A fare da sfondo all’evento - incentrato
sul tema della comunità naturali - sono stati alcuni dei luoghi più suggestivi della
città, tra cui la Chiesa di San Francesco, Palazzo Ducale, L’Orto Botanico e, per la
prima volta, la Casa del Boia. Nel corso del Festival è stato approfondito il perché
tutte le specie viventi - e non solo l’uomo - fanno comunità: “In barba al senso
comune il vero motore di una comunità è il mutuo appoggio, il sistema più efficiente
per garantire la sopravvivenza di tutti”, ha detto il direttore del Festival, Stefano
Mancuso. “Se ragioniamo in termini di specie, il mutuo appoggio è un’opzione
naturale, ancor prima di diventare una scelta morale”.
Di cosa si è parlato durante il Festival
L’evento è durato 4 giorni, dal 3 al 6 ottobre, e ha visto oltre 90 eventi con
protagonisti scienziati, antropologi, filosofi, economisti, scrittori, artisti e innovatori.
È stato approfondito come opera il mutuo appoggio tra le specie vegetali e animali,
come sia il collante per la costruzione di comunità, di alleanze fra le specie. Si è
analizzato inoltre quali complessità specifiche presentano le comunità umane e
quali sono le caratteristiche comportamentali di ciascuna specie. E all’interno di
questa cornice si è discusso in modo nuovo temi quali biodiversità, sostenibilità,
politiche del cibo, lo stato del Mar Mediterraneo, e molto altro.“Pensare alla
cooperazione come una delle principali forze che agisce in natura può aiutarci
molto ad agire per il bene del nostro Pianeta”, ha detto Giuseppe Laterza.
Gli autori presenti al Festival
Tra i vari autori presenti, Telmo Pievani ha messo alla prova le tante manifestazioni
di comportamento altruistico in natura ponendo la questione se una generosità del
tutto disinteressata sia possibile. Andrea Genre ha invece spiegato nel dettaglio il
fenomeno della simbiosi in natura – il modo in cui si chiama oggi il mutuo appoggio
– e la sua importanza. Laura Crispini, geologa, coordinatrice scientifica in
spedizioni nazionali e internazionali in Antartide (l’ultima a bordo della
rompighiaccio Laura Bassi), ha raccontato di un continente che è anche un
laboratorio naturale unico per studiare i fenomeni naturali. Dario Fabbri, uno dei più
influenti e originali analisti in Italia, ha esaminato la crisi ecologica dal punto vista di
una ‘geopolitica umana’, che mette al suo centro la collettività e la sua storia.
Molti altri gli interventi che si sono svolti: al Festival hanno partecipato anche lo
zoologo Maurizio Casiraghi, Gaia Vince, John Vaillant, Stefano Fenoglio. Sono
intervenuti anche Gustavo Zagrebelsky, Michela Marzano, Tomaso Montanari,
Nicola Lagioia e tanti altri ancora.
Gli eventi per bambini e studenti
Nel corso del Festival si sono tenuti anche diversi eventi dedicati a bambini e
famiglie: si sono susseguite mostre, laboratori, quiz, spettacoli di burattini, letture
animate, lezioni interattive con gli scienziati dell’Istituto superiore per la protezione
e la ricerca ambientale che hanno raccontato il loro lavoro. Non sono mancati gli
eventi laboratoriali dedicati alla cura delle piante e della natura, come
l’appuntamento curato da Ecopol. Anche gli studenti sono stati protagonisti del
Festival: dalla premiazione del concorso “Usa la testa!”, organizzato da
Confindustria Toscana Nord in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna,
a una mattinata a cura dell’Ufficio Scolastico Regionale di Lucca-Massa Carrara,
che ha visto i ragazzi salire sul palco e presentare i propri progetti ecologici. Per
finire, Fabio Viola, uno dei massimi esperti di gamification in Europa, ha raccontato
agli studenti come si possono usare i videogame per conoscere e salvaguardare il
pianeta.
Lezioni e workshop al Pianeta Terra Festival
Il Pianeta Terra Festival, comunque, ha visto anche lezioni e workshop dedicate a
un pubblico adulto: per esempio Ennio Bilancini e Massimo Riccaboni hanno fatto
un bilancio delle politiche europee sulla riduzione della CO2, cercando di affrontare
il problema del suo aumento nonostante le misure adottate. Angelo Facchini e
Alessandro Rubino, invece, hanno discusso di quale sia il sistema più efficace per
misurare la sostenibilità delle città. E ancora Giaime Berti e Carmelo Troccoli hanno
parlato di democrazia alimentare, mentre Tommaso Greco ed Edoardo Chiti hanno
approfondito come il diritto salvaguardi lo stato di salute degli ecosistemi. Infine, il
workshop “Cambiamento climatico e design urbano”, a cura dell’Università di
Camerino, è partito dalla raccolta e dall’analisi di dati ambientali di Lucca per
proporre interventi di “natura urbana” tali da conciliare le esigenze dei residenti con
l’introduzione di dispositivi naturali volti ad affrontare gli effetti climatici del
riscaldamento globale.
La sostenibilità per imprese e istituzioni
Nel corso dell’evento c’è stato modo di affrontare la questione della sostenibilità e
della comunità dal punto di vista del mondo produttivo e delle istituzioni.
Nell’incontro curato da Banco BPM, per esempio, si è discusso del ruolo delle
banche per uno sviluppo equilibrato di comunità e territori. Francesco Pastore e
Rossella Sobrero hanno poi parlato del perché la transizione ecologica sia così
difficile da comunicare in modo efficace. A intervenire sul tema della transizione
energetica è stato anche Carlo Cottarelli, che insieme a Francesco Caio ha
illustrato i costi, i rischi e le opportunità di questa transizione. E ancora, Arianna
Izzi, Luca Morari e Giovanni Storti hanno discusso sui modi di comunicare
efficacemente i modelli di sostenibilità. Il Festival ha offerto la possibilità di
affrontare anche altre tematiche, quali il futuro della città e la rigenerazione urbana
con Serenella Sala e Matteo Trane, in un incontro promosso dalla Rappresentanza
in Italia della Commissione Europea. Spazio anche a riflessioni su come essere
consumatori sostenibili, sull’escursionismo, sullo sviluppo sostenibile intrapreso da
diverse imprese.
Il Festival tra cinema e musica
Spazio, infine, al cinema: il Pianeta Terra Festival ha assegnato anche quest’anno
il Green Tree Award, premio rivolto al film europeo più attento e sensibile alle
tematiche ambientali. A vincere è stato La Chimera (2023) di Alice Rohrwacher. Da
segnalare ancora, nella serata di apertura, l’Orchestra e coro regionale del Friuli
Venezia Giulia che ha eseguito la Sinfonia n.9 di Ludwig Van Beethoven. In
chiusura invece il maestro Mario Brunello si è cimentato in un originale spettacolo
di parole e musica, con la partecipazione del direttore scientifico Stefano Mancuso.
Infine, Elisabetta Salvatori ha tenuto una lettura di Nina e macchia e altre storie di
Pia Pera.