Caporalato, da Cdm via libera a multe più care per datori di lavoro

Cronaca

IChi lascia vivere i propri dipendenti in baraccopoli o con canoni di affitto eccessivi o detratti direttamente dallo stipendio rischia oltre 5mila euro di multa

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Multe fino a 5.500 euro ai datori di lavoro che fanno vivere i propri lavoratori in baraccopoli. È stato approvato mercoledì in Consiglio dei ministri il decreto-legge contro il caporalato che prevede una modifica il Testo unico dell’immigrazione nella sezione relativa al lavoro stagionale.

Le sistemazioni dei lavoratori devono avere idoneità alloggiativa e un canone adeguato. Il decreto prevede il divieto di trattenere l’importo dell’affitto direttamente dalla retribuzione del lavoratore, e comunque non deve superare un terzo dello stipendio. La sanzione amministrativa e pecunaria in cui potrebbero incorrere i datori di lavoro che non rispettano queste condizioni va da 350 a 5.500 euro.

Come riporta Il Sole 24 ore, delle quasi mille aziende controllate ad agosto nell’ambito di una campagna contro lo sfruttamento dei lavoratori stagionali dei Carabinieri, la metà risultava irregolare. Tra i lavoratori controllati, 2314 erano lavoratori extracomunitari, di cui 213 risultavano impiegati “in nero”. Tra questi anche 29 i minori, di cui 9 impiegati “in nero”. Sono stati elevati 145 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale (il 15,13% delle 958 aziende ispezionate), di cui 75 per “lavoro nero”, 41 per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e, in 29 casi, per entrambe le ipotesi.

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