Naufragio Bayesian, prime autopsie: Chris Morvillo e moglie Neda morti per annegamento
CronacaIl veliero è naufragato con 22 persone a bordo il 19 agosto davanti alle coste palermitane durante una tempesta. Gli esami autoptici si sono svolti alla presenza dei periti di parte dei tre indagati: il comandante neozelandese James Cutfield, l'ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffith che era di guardia in plancia la notte del disastro. Si prosegue mercoledì con le autopsie sulle salme di Jonathan Bloomer, presidente di Morgan Stanley International, e della moglie Anne Elizabeth Judith
Sono iniziate oggi le autopsie sui corpi delle sette vittime del Bayesian, il veliero naufragato con 22 persone a bordo il 19 agosto davanti alle coste palermitane durante una tempesta. I primi a essere esaminati sono stati i corpi dell'avvocato Chris Morvillo e della moglie Neda: non ci sono segni di traumi e, come era prevedibile, la causa della morte è per annegamento. Sotto inchiesta per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo ci sono il comandante dello yacht, James Cutfield, l'ufficiale di macchina, Tim Parker Eaton, e il marinaio di guardia in plancia, Matthew Griffith.
Le autopsie
Secondo i primi risultati degli esami autoptici, quindi, i coniugi Morvillo sono morti soffocati per annegamento e al momento, in attesa degli esami di laboratorio, non ci sarebbero altre cause legate al decesso. Le autopsie sono state compiute all'Istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo dalla professoressa Antonella Argo, incaricata dalla procura di Termini Imerese. Altre due autopsie saranno eseguite mercoledì sui corpi di Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International, e della moglie Anne Elizabeth Judith. Per il momento, a causa di difficoltà nelle notifiche, non è stato ancora possibile conferire l'incarico per le autopsie delle altre tre vittime: Mike Lynch, il magnate britannico che aveva organizzato il viaggio in barca, la figlia di 18 anni Hannah e il cuoco di bordo Recaldo Thomas.
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Le indagini sul naufragio
Le autopsie si sono svolte alla presenza dei periti di parte dei tre indagati: sono il comandante neozelandese James Cutfield, l'ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffiths che era di guardia in plancia la notte del disastro. Nei loro confronti la Procura di Termini Imerese ha ipotizzato i reati di naufragio colposo e omicidio plurimo colposo. I legali della difesa hanno annunciato che chiederanno una consulenza tecnica per accertare lo stato della nave e capire se vi fosse un guasto di cui nessuno era a conoscenza, e un'altra consulenza meteorologica per comprendere se la tempesta che si è abbattuta sulla nave sia stata un evento improvviso e violento o se fosse prevedibile. Gli accertamenti potranno essere disposti dopo il recupero del relitto, che non aveva la scatola nera ma il trasponder Ais - dotato di gps - che avrebbe tracciato gli ultimi movimenti del panfilo.
Marinaio: “Sbalzati in acqua, poi siamo risaliti”
Nei giorni scorsi Matthew Griffiths, il marinaio che la notte della bufera era di guardia in plancia del Bayesian, avrebbe raccontato che “la nave si è inclinata e siamo stati sbalzati in acqua. Poi siamo riusciti a risalire e abbiamo cercato di salvare quelli che potevamo”. Secondo il marinaio “la barca era inclinata e camminavamo sulle pareti. Abbiamo messo in salvo chi potevamo, anche Cutfield ha salvato la bambina piccola e sua mamma".