In una vetrina di una profumeria di Soverato, nota meta turistica dello Ionio catanzarese, campeggiava un vero e proprio kit con le modalità di consumo di cocaina. All'interno del negozio sul corso della cittadina in mattinata sono intervenuti i carabinieri della Compagnia che hanno avviato una serie di accertamenti
Un "kit" per "sniffare" cocaina in bella mostra nella vetrina di una profumeria: è quanto accaduto in un comune della costa jonica, Soverato, in provincia di Catanzaro. L'allestimento è stato rimosso dai carabinieri della Compagnia che hanno avviato una serie di accertamenti.
Le reazioni
Il caso, che ha prodotto tutta una serie di reazioni, era emerso dopo le proteste avanzate da Isolina Mantelli, presidente del Centro calabrese di solidarietà Ets, ente no profit attivo nel campo del disagio e del contrasto alle tossicodipendenze, e da Giuseppe Raiola, presidente dell'Unicef provinciale e primario di pediatria a Catanzaro. Alla base della decisione del titolare del negozio di ci sarebbe stata la volontà di pubblicizzare un profumo. Per Fabio Conestà, segretario generale del Movimento sindacale autonomo di polizia (Mosap), "quanto avvenuto è davvero grave e lesivo verso ogni forma di contrasto al consumo e vendita di sostanze stupefacenti. E' un fatto gravissimo, una provocazione - aggiunge - che ha le sembianze di un avvertimento ndranghetista alla comunità di recupero per tossicodipendenti diretta da Isa Mantelli che si trova in quella zona".
"Non ci stiamo! Non possiamo restare fermi a guardare mentre ancora una volta si delegittima il lavoro di uomini e donne in uniforme inneggiando al più grande dei crimini del nostro secolo, il consumo e lo spaccio di stupefacenti". Lo afferma Domenico Galeone, segretario generale provinciale di Catanzaro del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC).