Nel giro di poche ore sull’isola sono arrivati oltre 400 migranti, salvati in differenti operazioni. Tra di loro una giovane donna etiope che ha partorito sull’imbarcazione su cui si trovava: mamma e figlia sono in buone condizioni. Altri 59 migranti sono approdati al porto di Roccella Ionica. Intanto il Papa ha benedetto la nuova missione di monitoraggio, ricerca e soccorso della nave Mare Jonio (Mediterranea Saving Humans), organizzata con la Fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana
Continuano gli sbarchi di migranti a Lampedusa: nel giro di poche ore ce ne sono stati otto e le persone arrivate sull’isola sono in totale 450, fa sapere Croce Rossa Italiana. Altre 59 persone - in prevalenza di nazionalità iraniana, irachena e afgana - sono approdate invece al porto di Roccella Ionica. Tra i profughi otto donne e una decina di minori. Erano partiti domenica scorsa dalla Turchia. Intanto, con la benedizione di Papa Francesco, è partita dal porto di Trapani la nuova missione di monitoraggio, ricerca e soccorso della nave Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans, organizzata con la Fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana.
Gli sbarchi a Lampedusa
Guardando a Lampedusa, uno degli ultimi sbarchi ha riguardato 102 persone - tra loro 15 donne e 17 minori - soccorsi da due motovedette della guardia costiera, in arrivo da Marocco, Tunisia e Algeria. I migranti hanno riferito d'essere partiti da Gabes e Kerkennah in Tunisia, pagando fino a 2.500 euro per la traversata. Tutti sono stati portati all'hotspot di contrada Imbriacola da dove, su disposizione della prefettura di Agrigento, è previsto un trasferimento di 100 persone con il traghetto di linea Cossyra che mollerà l'ancora in serata verso Porto Empedocle. Prima di loro erano arrivati altri 125 migranti, tra cui 4 donne e 5 minori: si tratta di bengalesi, egiziani, eritrei, etiopi, pakistani e siriani. Il gruppo ha detto di essere salpato da Sabratah, in Libia, dopo aver pagato da 5.500 a 7mila euro. La guardia di finanza ha anche agganciato un gommone bianco con a bordo 36 persone, tra cui 2 donne e 1 minore: sono siriani, sudanesi e pakistani, partiti anche loro dalla Libia. Poco prima, sempre al largo di Lampedusa, c’è stato il soccorso di un barcone di 10 metri a opera di una motovedetta di Frontex: sono stati soccorsi 66 migranti, tra cui 2 minori. Si tratta di bengalesi, egiziani, nigeriani e siriani. Subito dopo lo sbarco, un uomo è stato portato al poliambulatorio dell'isola. Secondo quanto emerge, ha problemi respiratori dovuti all'inalazione di idrocarburi. Il gruppo, stando a quanto riferito, è salpato da Zawiya, in Libia, con un barcone di 10 metri dopo aver pagato fino 7.500 euro per la traversata.
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Gli altri sbarchi
Era partita sempre dalla Libia, ma da Zuwara, un’altra imbarcazione in vetroresina di 10 metri soccorsa dai militari della guardia di finanza al largo della maggiore delle isole Pelagie. All’alba, sul natante, una giovane etiope ha partorito. Subito dopo lo sbarco al molo Favarolo, a Lampedusa, la donna e la neonata sono state portate al poliambulatorio dell'isola per i controlli. Entrambe sono in buone condizioni di salute. Accanto alla mamma e alla bimba, anche una sorellina più grande. A bordo dell’imbarcazione c’erano 47 persone, fra cui 2 donne: si tratta di bengalesi, egiziani, pakistani, siriani ed etiopi, che hanno riferito d'aver pagato 5mila euro per la traversata. Sull'isolotto di Lampione, poi, dagli stessi militari delle Fiamme gialle sono stati rintracciati 27 tunisini, fra cui 3 minori. Il gruppetto è arrivato con un gommone di 6 metri. "Ci ha accompagnati un peschereccio, ci hanno messi su un gommone e indicato la direzione da seguire per arrivare a Lampione", hanno raccontato i migranti.
In 5 al centro di trattenimento per richiedenti asilo di Porto Empedocle
Di tutti i migranti sbarcati, si sa che cinque tunisini sono stati portati al centro di trattenimento per richiedenti asilo di Porto Empedocle, aperto prima di Ferragosto. Nella struttura di contrada Caos, attigua all'hotspot, entrano i migranti che provengono dai cosiddetti Paesi "sicuri" e per loro - grazie a un funzionario della prefettura di Agrigento che, con interpreti e mediatori, si occupa delle audizioni - sono previste le procedure accelerate (entro 28 giorni) di frontiera.
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La missione della nave Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans
Intanto, è partita ieri sera dal porto di Trapani la nuova missione di monitoraggio, ricerca e soccorso della nave Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans. Si tratta della diciottesima dall'ottobre 2018 per l'unica nave della flotta civile battente bandiera italiana. "Tuttavia questa è una missione di particolare rilevanza: per la prima volta la nave è accompagnata lungo la sua rotta da una barca a vela di supporto organizzata dalla fondazione Migrantes della Chiesa cattolica italiana, con funzioni di osservazione e documentazione, informazione e testimonianza", spiega una nota dell'associazione di promozione sociale. "Poche ore dopo la partenza, la missione ha ricevuto uno straordinario messaggio autografo di 'buon vento'. Papa Francesco, per tramite di don Mattia Ferrari, ha scritto infatti agli equipaggi: 'Vi auguro il meglio e invio la mia benedizione all'equipaggio di Mediterranea Saving Humans e a Migrantes. Prego per voi. Grazie tante per la vostra testimonianza. Che il Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca. Fraternamente, Francesco”. Le due imbarcazioni raggiungono oggi l'area di operazioni Sar a sud di Lampedusa.