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Ortona, donna morta in casa. Si indaga per omicidio: ipotesi aggressione alle spalle

Cronaca
©IPA/Fotogramma

Lorena Paolini, 53enne casalinga, domenica è stata trovata in fin di vita dal marito al suo rientro nella loro abitazione. La donna è morta poco dopo, inutili i tentativi del 118 di rianimarla. Sul collo è stato trovato un segno sospetto. La Procura di Chieti ha aperto un fascicolo per omicidio, a carico di ignoti. Si pensa che possa essere stata sorpresa da dietro mentre era seduta. Oggi sopralluogo della Scientifica nell’appartamento. Giovedì sarà affidata l’autopsia

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Si continua a indagare sulla morte di Lorena Paolini, 53enne casalinga, morta domenica intorno alle 12.30 nella sua abitazione di contrada Casone a Ortona. La Procura di Chieti ha aperto un fascicolo per omicidio, a carico di ignoti. Quello che poteva sembrare il decesso provocato da un infarto ha fatto sospettare altro, dal momento in cui i soccorritori dei 118 sul collo della donna hanno notato un segno, una specie di piccolo solco. Ora l’ipotesi è che la donna possa essere stata aggredita alle spalle mentre era seduta, presa al collo con una mossa che non le ha dato scampo, e lasciata moribonda sul divano dove il marito l’ha trovata in fin di vita. Una stretta che sul collo ha lasciato una ecchimosi, il segno che ha destato sospetti. La donna non ha avuto il tempo di reagire, visto che non ci sono segni di colluttazione, la stanza era in ordine e da casa non manca nulla.

Cosa è successo

È stato il marito della vittima, Andrea Cieri, un imprenditore nel settore delle pompe funebri di Ortona, a dare l'allarme intorno alle 12.30 di domenica. Quando l'uomo è rincasato, la moglie era praticamente in fin di vita, sul divano, probabilmente aveva appena finito di stirare la biancheria, e a nulla sono valsi i tentativi del 118 di rianimarla. Tutto è avvenuto in un appartamento al primo piano di una trifamiliare, dove la donna viveva con il marito e le due figlie: la più piccola era in casa, e dormiva, quando il padre è rincasato e ha dato l’allarme.

Le indagini

Il magistrato che coordina l'inchiesta, il sostituto procuratore Giuseppe Falasca, ieri pomeriggio nella caserma dei carabinieri di Ortona, ha voluto interrogare di nuovo tutti, in qualità di persone informate sui fatti, a cominciare dai familiari più stretti. Il pm ha vagliato e puntualizzato quanto emerso nei primi interrogatori, domenica sera, anche per chiarire eventuali contraddizioni. Nel frattempo la Procura ha disposto una consulenza informatica sul cellulare della donna: uno dei passaggi per ricostruire le sue ultime ore di vita, controllare contatti, telefonate, messaggi. 

Sopralluogo Scientifica nell'abitazione

I Carabinieri della sezione investigativa scientifica sono tornati questa mattina a Ortona per un sopralluogo nell'abitazione, sotto sequestro, di Lorena Paolini. Quanto all'autopsia, con tutta probabilità verrà affidata giovedì al medico legale Cristian D'Ovidio che già ha effettuato una ispezione cadaverica nell'immediatezza del decesso. L'esame aiuterà a capire se la morte della vittima sia stata causata da un omicidio.

I dettagli

Nel frattempo sono emersi ulteriori particolari: quando il marito è tornato a casa ha chiamato i soccorsi: il 118 è arrivato trovando la donna ancora in fin di vita, ma non è riuscita a dire nulla. Il personale sanitario ha notato il segno sul collo, non da corda o da cavo, piccolo ma profondo, senza trovare oggetti compatibili. Lo stesso personale del 118 ha chiesto allora al marito: "Ma l'hai uccisa tu?", "No, no, è un malore” è stata la risposta. In casa non sono state trovate lettere o scritti che annunciavano propositi suicidi della donna.

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