La titolare del nido di Vanzago e due educatrici sono accusate di maltrattamenti aggravati nei confronti dei bambini di età compresa tra i sei mesi e i tre anni. Lo stesso asilo nel gennaio del 2023 era stato al centro di altre indagini analoghe che avevano portato la stessa titolare e altre educatrici al divieto di esercizio della professione per 12 mesi
Maltrattavano i bambini di un nido nel Milanese. Tre donne, la titolare e due educatrici dell’asilo privato di Vanzago, sono finite agli arresti domiciliari con l’accusa di maltrattamenti aggravati nei confronti di 35 piccoli di età compresa tra i 6 mesi e i 3 anni. Lo stesso asilo nel gennaio del 2023 era stato al centro di altre indagini analoghe da parte dei carabinieri di Legnano a seguito delle quali la stessa titolare e altre 5 educatrici erano state sottoposte alla misura cautelare dell'obbligo di firma con il divieto di esercizio della professione per 12 mesi. Tuttavia, secondo quanto appreso, la proprietaria non avrebbe rispetto l'interdittiva e avrebbe continuato a lavorare e commesso nuovi soprusi sui piccoli insieme ad altre due educatrici, diverse da quelle precedentemente indagate.
Le indagini
Il provvedimento è nato dall'attività d’indagine condotta dal Nucleo Investigativo, sotto il coordinamento della procura di Milano guidata da Marcello Viola, a seguito delle dichiarazioni rese, nel mese di settembre 2023, da due ex educatrici dell'asilo nido, le quali avevano segnalato episodi di maltrattamenti verso alcuni bambini. Le indagini, fanno sapere dall’accusa, "hanno consentito di identificare le due educatrici responsabili dei maltrattamenti in concorso con la titolare dell’asilo e di ricostruire, nel dettaglio, le condotte tenute nei confronti dei bambini". In particolare, le indagate "urlavano a breve distanza dal viso dei bambini, a scopo punitivo, usando toni aggressivi ed espressioni scurrili, li strattonavano e tiravano loro le orecchie, facendoli sedere con forza sulla sedia o sul seggiolone, li confinavano sul seggiolone al buio, lasciandoli chiusi in bagno da soli quando non riuscivano a dormire, li mettevano nella culla e li chiudevano da soli in una stanza quando piangevano e non li cambiavano quando era necessario". Per gli stessi reati risultano indagate anche altre due educatrici della struttura.