Colpo alla mafia catanese. Azzerato il clan Santapaola-Ercolano
CronacaCambiano gli equilibri nella mafia etnea? È possibile che adesso il clan Cappello-Bonaccorso tenti la scalata ai vertici
Sono due le fazioni mafiose che si contendono la supremazia su Catania e la sua provincia. Il clan dei Santapaola-Ercolano e quello dei Cappello Bonaccorso.
Gli affari principali sono quelli del traffico e dello spaccio di droga e delle estorsioni che, negli anni, sono tornate ad essere una fonte di guadagno molto importante per le cosche.
L’operazione “Ombra”, portata a termini degli agenti della polizia di stato della questura di Catania, coordinati dai magistrati della direzione distrettuale antimafia del capoluogo etneo, ha di fatto smantellato quelli che erano i nuovi vertici della famiglia Santapaola Ercolano facendo finire in manette i nuovi boss ed i loro gregari.
Ma se, sul campo, c’erano i volti nuovi della mafia emergente a reggere le fila era il vecchio boss Mario Ercolano che, dal carcere, continuava a gestire gli affari e gli organigrammi.
Era lui, sottolineano i magistrati che hanno condotto l’inchiesta, ad avere deciso chi doveva stare a capo della famiglia in sua assenza e sempre lui avrebbe dato le indicazioni sugli affari da portare avanti per rimpinguare le casse della famiglia mafiosa.
Gli equilibri delicati di Cosa Nostra catanese
“Gli equilibri all’interno di Cosa Nostra Catanese sono sempre stati molto delicati – dice il dirigente della squadra Mobile di Catania, Antonio Sfamemi – e di certo l’operazione Ombra ha disarticolato completamente la famiglia dei Santapaola-Ercolano. Adesso il clan – aggiunge – è senza capi e la velocità dell’azione giudiziaria non ha dato tempo di designare i nuovi capi”.
Ma cosa può succedere adesso alla mafia del capoluogo etneo?
“In questo momento – continua Sfamemi – possiamo solo fare delle ipotesi. Storicamente i Santapaola-Ercolano hanno sempre avuto la supremazia ma adesso gli equilibri sono cambiati. Il clan dei Cappello-Bonaccorso, in lotta da sempre con chi ha rappresentato cosa nostra sotto il vulcano, adesso potrebbe provare la scalata ai vertici. Ma anche questa famiglia, nel tempo, è stata decimata da arresti e retate. L’azione giudiziaria, questo è certo, non si ferma”.