Stupri a Caivano, condannati 3 dei 7 minorenni coinvolti

Cronaca
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La sentenza è arrivata su decisione del giudice del tribunale per i minorenni di Napoli, Anita Polito, alla fine del processo celebrato con il rito abbreviato. Solo pochi giorni fa, il 5 luglio, erano stati condannati due maggiorenni coinvolti nelle violenze

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Due condanne a 9 anni e una a 10 anni di reclusione. Questa la decisione del giudice del tribunale per i minorenni di Napoli, Anita Polito, arrivata alla fine del processo celebrato con il rito abbreviato, emesso nei confronti di tre dei sette minorenni coinvolti negli abusi compiuti la scorsa estate a Caivano, in provincia di Napoli, ai danni di due cuginette di 12 e 10 anni.

La difesa: "Faremo appello"

"Non appena avremo letto le motivazioni della sentenza del giudice Polito, presenteremo appello". Così Giovanni Cantelli, avvocato del 17enne G.M., dopo la lettura del dispositivo che ha condannato il suo assistito a 10 anni per le violenze commesse ai danni delle cuginette di Caivano. 

Il legale della madre di una vittima: "Né vincitori, né vinti"

"Siamo compiaciuti dell'esito raggiunto, ma non dobbiamo dimenticare che, trattandosi di imputati minorenni, non ci sono né vincitori né vinti". Queste, invece, le parole dell'avvocato Clara Niola, legale della madre di una delle due cuginette vittime di abusi. "Il contesto di povertà educativa in cui hanno avuto luogo i fatti, è un contesto sociale ed umano non supportato dai giusti interventi (nonostante ve ne siano stati), e le violenze sono state poste in essere perché sganciate da una dimensione di rispetto per l'altro. Questi eventi facciano da monito a noi tutti, per poter offrire sempre più ai nostri giovani dei modelli positivi di riferimento da imitare, coi quali potersi confrontare per evitare che altre vicende analoghe possano verificarsi", ha poi aggiunto. 

"Una condanna giusta"

"È una condanna giusta e speriamo esemplare per chi ha umiliato e violato la vita, distruggendo l'anima di bambine innocenti". Queste, infine, le parole dell'avvocato Angelo Pisani, legale della mamma e del fratello della più grande delle due vittime. Per Pisani, però, i ragazzi condannati sono pure loro "vittime del degrado e dell'inferno delle periferie abbandonate per anni anche dalla malapolitica. Questa vicenda  ha avuto un impatto devastante sulla comunità di Caivano e sulle famiglie delle vittime. Le bambine hanno subito traumi enormi che richiederanno anni per essere superati, se mai sarà possibile. La comunità è stata scossa da questi eventi, che hanno messo in luce le condizioni di abbandono e degrado in cui molte periferie italiane versano", ha detto. 

Le altre condanne

Solo pochi giorni fa, il 5 luglio, pene tra 9 anni e 10 anni e otto mesi di reclusione, erano state invocate dal pm Claudia De Luca. Lo stesso giorno erano stati condannati due maggiorenni coinvolti nelle violenze, Giuseppe Varriale e Pasquale Mosca, a cui sono state comminate condanne a 12 anni e 5 mesi e 13 anni e 4 mesi.

La vicenda

Le violenze si erano consumate presso il Parco Verde di Caivano, circa un anno fa. Le due ragazzine, secondo le ricostruzioni, erano state portate in un capannone. Il branco che aveva abusato delle cuginette era stato individuato dopo la denuncia dei familiari agli inquirenti. Il Parco Verde, complesso di edilizia popolare, era stato già tristemente noto in quanto teatro di vicende drammatiche con minori protagonisti, come la morte nel 2014 di Fortuna Loffredo, 6 anni, violentata e fatta cadere da un terrazzo all'ottavo piano, o del piccolo Antonio, 4 anni, misteriosamente precipitato da un balcone.

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