Natisone, trovato un corpo nel fiume: è quello di Cristian Molnar

Cronaca
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In mattinata, grazie anche al calo del livello dell'acqua, è stato trovato il corpo senza vita del ragazzo 25 enne scomparso lo scorso 31 maggio. Le salme delle due giovani che erano con lui erano stati già recuperati

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È stato ritrovato in mattinata il corpo senza vita di Cristian Molnar, 25 anni, nel Natisone, vicino al greto dove lo scorso 31 maggio è avvenuto l’incidente che lo aveva coinvolto insieme ad altre due ragazze, Patrizia Cormos, di 20 anni, e Bianca Doros, di 23 (CHI ERANO). La conferma dell'identità è arrivata nel pomeriggio: "Prendiamo atto della triste notizia del ritrovamento, dopo tanti giorni, del corpo del povero Cristian. Questo è il momento del dolore", ha detto l'avvocato Gaetano Laghi, legale della famiglia Molnar. Anche il fratello di Cristian Molnar - Radu Petru - ha riconosciuto questo pomeriggio il corpo. Poco tempo dopo la tragedia si era trasferito lungo il Natisone per osservare da vicino l'andamento delle ricerche e insistendo sempre perché non venissero sospese. I corpi delle due giovani che erano con Molnar erano stati già recuperati nei giorni successivi alla tragedia. Il calo del livello dell'acqua ha facilitato il ritrovamento dell’ultima salma. 

Il ritrovamento del corpo

Il corpo, hanno spiegato i vigili del fuoco, è stato trovato in una pozza, in un luogo non lontano dai punti in cui erano state trovate le due ragazze. I tre erano andati sul greto del Natisone per scattare alcune foto il 31 maggio scorso quando, a causa delle intense precipitazioni dei giorni precedenti, il livello delle acque del fiume è rapidamente salito. A un certo punto i ragazzi, stretti in un abbraccio, sono stati travolti nonostante i tentativi di soccorrerli. Da quel giorno non si sono mai interrotte le ricerche: prima sono stati trovati i corpi delle due ragazze e oggi quello del giovane romeno, residente in Austria.

Il sindaco di Premariacco: "Corpo Cristian era in una galleria coperto da legname"

"Cristian Molnar era sott'acqua, in una zona che era stata battuta diverse volte in queste settimane. È quasi impossibile entrare in quei posti, in quelle forre, quando l'acqua ha certe portate", ha reso noto il sindaco di Premariacco Michele De Sabata. La salma, ha aggiunto, "era sotto un enorme sasso, all'interno di una galleria coperto anche da legname: finalmente questi straordinari pompieri sono riusciti a notare qualcosa sott'acqua, dov'è sempre rimasto fino ad oggi".

Il legale dei Molnar: "Finalmente la famiglia ha un corpo su cui piangere"

La famiglia Molnar, ha detto il loro legale, "finalmente potrà avere un corpo su cui piangere e, chiusa nel proprio dolore, non intende fare nessuna dichiarazione, nessun commento, se non ringraziare le autorità italiane che, in questi giorni, in maniera indefessa, non hanno mai smesso di cercare Cristian e che, dopo tante fatiche, sono riusciti in questa difficilissima impresa".

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