Tracce prima prova Maturità 2024, l'Elogio dell'imperfezione di Rita Levi-Montalcini

Cronaca
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Introduzione

Tra gli autori protagonisti della prima prova dell'esame di maturità 2024, che vede impegnati quest'anno più di 500mila studenti, troviamo anche la scienziata e premio Nobel per la medicina del 1986, Rita Levi-Montalcini. La traccia per il tema di attualità propone un passaggio tratto dall'opera “Elogio dell'imperfezione”, invitando i candidati a riflettere su quale significato può avere, nella società contemporanea, la questione dell'imperfezione come elemento distintivo e di valore.

Quello che devi sapere

Il tema di attualità

La traccia dedicata a Rita Levi-Montalcini fa parte della “Tipologia C”, cioè il cosiddetto “tema di attualità”. Nello specifico, agli studenti è richiesta una “riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità”, in cui i candidati, partendo dall'estratto proposto e dalle proprie esperienze personali, conoscenze o letture, riflettono sulle unicità e le fragilità che caratterizzano l'essere umano.

 

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Rita Levi-Montalcini

Neurologa originaria di Torino, Rita Levi-Montalcini scoprì, durante gli anni Cinquanta, il fattore di accrescimento della fibra nervosa Ngf. Insignita del premio Nobel per la medicina nel 1986, fu anche la prima donna a essere ammessa alla Pontificia accademia delle scienze. Nel 2001, Levi-Montalcini ricevette la nomina di senatrice a vita dall'allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi per “aver illustrato la patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale”. Durante la sua carriera, ricoprì anche prestigiose cariche accademiche, diventando presidente dell'Istituto Europeo per la Ricerca sul Cervello (Ebri)

Elogio dell'imperfezione, 1988

Pubblicata nel 1988, l'"Elogio dell'imperfezione” è un'opera autobiografica, raccontata in prima persona dalla grande scienziata torinese. Al centro dell'opera emerge il tema dell'imperfezione, concepita non come una fragilità o una debolezza, bensì come una virtù e una condizione necessaria per crescere ed evolversi costantemente. "L’imperfezione ha da sempre consentito continue mutazioni di quel meraviglioso quanto mai imperfetto meccanismo che è il cervello dell’uomo", dice l'autrice

Il significato dell'opera

È infatti attraverso gli sbagli e gli errori che possiamo migliorare e intraprendere nuove strade. Levi-Montalcini invita i lettori ad accettare le proprie imperfezioni e a trasformarle in elementi di valore. Così scrive l'autrice: “Il fatto che l'attività svolta in modo così imperfetto sia stata e sia tuttora per me fonte inesauribile di gioia, mi fa ritenere che l'imperfezione nell'eseguire il compito che ci siamo prefissi o ci è stato assegnato, sia più consona alla natura umana così imperfetta che non la perfezione”