Torino, al via il processo per inquinamento: Appendino e Fassino tra gli imputati

Cronaca
©Getty

Nell'inchiesta sullo smog di Torino nel periodo 2015-2020 sono stati indagati sette amministratori. Questa mattina l'udienza pre-dibattimentale

ascolta articolo

Questa mattina a Torino ci sarà la prima udienza del prcesso "Smog".

Sette gli imputati tra cui gli ex sindaci Piero Fassino e Chiara Appendino e l’ex presidente della Regione Sergio Chiamparino. Il reato contestato è quello di inquinamento ambientale colposo nel periodo che va dal 2015 al 2019.

Si tratta del primo processo di questo tipo in Italia, in passato, infatti, richieste analoghe di altre città italiane non avevano superato il vaglio del giudice.

 

Il primo processo in Italia per inquinamento ambientale colposo

In Italia si terrà per la prima volta un processo penale per inquinamento ambientale colposo che vede imputati gli amministratori pubblici regionali e comunali che hanno avuto una responsabilità rispetto alla tutela della qualità dell’aria a Torino.

La contestazione è di non aver adottato misure efficaci per evitare il continuo sforamento dei limiti di concentrazione degli inquinanti nell’aria stabiliti dalla legge, sforamenti che hanno determinato, secondo i consulenti tecnici della Procura della Repubblica, oltre mille morti premature e numerosi ricoveri ospedalieri.

È la prima volta che i rappresentanti di un ente pubblico vengono rinviati a giudizio per questo reato. 

vedi anche

Inquinamento nelle città italiane, dati del rapporto MobilitAria 2024

L'esposto del comitato Torino Respira

Le indagini prendono il via da un esposto presentato nel 2017, ormai sette anni fa, dal presidente del comitato Torino Respira, Roberto Mezzalama: “La cosa che mi ha sorpreso di più quando ho cominciato a cercare dati per farlo è stata che sui siti del Comune e della Regione fossero pubblicate relazioni degli epidemiologi dell'Arpa che parlavano chiaramente di molte centinaia di morti a causa dello smog ogni anno". "Quindi- spiega il presidente di Torino Respira- era evidente come gli amministratori fossero perfettamente a conoscenza della situazione, ma non stessero affatto prendendo le decisioni necessarie a risolvere il problema”.

Il comitato chiederà di costituirsi parte civile con l'avvocato Marino Careglio:"È il primo processo in Italia - spiega il legale - per un reato che è stato introdotto nel 2015 per una tutela più incisiva della qualità dell'aria e dell'ambiente. Vogliamo parteciparvi per fornire il nostro contributo scientifico e giuridico".

vedi anche

Smog a Torino, ex sindaci ed ex governatori a processo

I rischi dello smog per la salute

Torino Respira ha dato il suo contributo allo sviluppo delle indagini, conclusesi poco meno di un anno fa, con diverse memorie di approfondimento sui rischi dello smog. “Gli effetti dell’inquinamento si manifestano sia sul breve sia sul lungo periodo – ha detto Simona Ferrero, dottoressa in Medicina interna all’Ospedale Molinette e membro del comitato– sui bambini vi sono danni quali l’aumento delle infezioni alle basse vie respiratorie, l’aumento delle riacutizzazioni di asma e sembrerebbe esserci una probabile associazione con un ritardo dello sviluppo neurocognitivo".

"Dall'altro lato-ha sottolineato la dottoressa- esisterebbe anche un’associazione probabile con lo sviluppo di malattie neurocognitive come l’Alzheimer”.

vedi anche

Giornata dei donatori di sangue, i dati e le iniziative in Italia

Cronaca: i più letti