Secondo le prime ricostruzioni e i racconti delle alunne, l'insegnante le avrebbe invitate a casa sua coinvolgendole in "strani giochi". Le indagini proseguono, gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulla vicenda
La Procura di Massa Carrara ha disposto la misura cautelare in carcere per un insegnante accusato di pedofilia. Tutto sarebbe partito da una mamma che controllando il cellulare della figlia avrebbe trovato contenuti sospetti. Alle domande, la bambina avrebbe raccontato di essere stata invitata a casa del docente, abitazione nella quale succedevano "cose strane". I genitori, preoccupati, avrebbero chiesto aiuto alle forze dell’ordine, come riportano La Nazione e il Corriere Fiorentino. Da quel momento sono partite le indagini, che hanno portato a un provvedimento di sospensione cautelare e la successiva custodia cautelare in carcere. Le indagini continuano con il massimo riserbo.
Le prime ricostruzioni
Secondo le prime ricostruzioni e gli elementi raccolti dagli inquirenti, il docente avrebbe invitato a casa sua alcune bambine della scuola media, alcune forse più piccole. Le avrebbe coinvolte in “strani giochi”, anche in cambio di denaro. Non solo. L’insegnante avrebbe pagato le bambine per scattare loro delle foto, anche senza vestiti. I particolari dell’accaduto sono coperti da uno strettissimo riserbo. Durante le perquisizioni a casa dell’uomo, gli investigatori avrebbero trovato foto e video che confermerebbero le testimonianze delle bambine. Da qui la decisione del giudice di disporre la custodia cautelare in carcere dell'insegnante con l'accusa di abuso sessuale e detenzione di materiale pedopornografico.