L'uomo di etnia sinti non è più sottoposto a fermo, ma risulta comunque indagato per l'omicidio della donna, uccisa da un colpo di pistola in via Prenestina a Roma. Proseguono intanto le indagini della Squadra mobile, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia
Non è più sottoposto a fermo il 28enne di etnia sinti indagato per l'omicidio della donna di 81 anni, uccisa con un colpo di pistola nel pomeriggio di giovedì 23 maggio in via Prenestina, alla periferia di Roma. L'uomo risulta comunque indagato per la stessa ipotesi di reato. Nel frattempo, proseguono le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia, affinché si possa ricostruire la dinamica dell'evento e identificare tutti i responsabili.
La sparatoria nella periferia di Roma
La sparatoria è avvenuta lo scorso 23 maggio in pieno giorno, all'incrocio tra via Prenestina e via della Riserva Nuova. Secondo le prime ipotesi, l'81enne potrebbe essere stata colpita alla schiena per errore mentre si trovava in auto con un'amica, rimasta illesa. Da una prima ricostruzione, si sarebbe trattato di un inseguimento tra due automobili. Da uno dei due veicoli sarebbe poi partito il colpo che ha gravemente ferito la vittima. Le indagini della squadra mobile della polizia coordinate dalla Dda della capitale si stanno concentrando su un possibile scontro tra gruppi sinti. Nel frattempo, il ragazzo di 28 anni, che ieri era stato fermato ieri dalla polizia perché sospettato di aver esploso diversi colpi d'arma da fuoco, risulta indagato per omicidio.