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Torino, passeggiata gastronomica alla scoperta della città
Nel weekend in cui il capoluogo piemontese si trasforma nella Capitale letteraria d'Italia con il Salone del Libro, siamo andati alla scoperta dei suoi templi gastronomici per un tour tra 'piole' e ristoranti d'avanguardia dove assaggiare Tonno di Coniglio, Agnolotti del plin e Vitello tonnato ma anche Arrosto di foie gras al pomodoro e basilico e Scampo con frappè di peperone. Ad accompagnarci è Sandra Salerno, torinese doc, giornalista e food blogger autrice di Un Tocco di Zenzero
a cura di Costanza Ruggeri
La nostra passeggiata a Torino, alla ricerca dei templi gastronomici del capoluogo sabaudo, comincia da ALMONDO, una casa-trattoria in Piazza Gran Madre, tra i luoghi più iconici della città, con vista sul Po e sulla Mole Antonelliana. Il menu si compone come un viaggio tra i piatti regionali della grande cucina italiana: dal frico friulano alle lumache di Cherasco
Tra le proposte di Almondo troviamo piatti con ingredienti storicamente “poveri” ma ricchi di gusto. Ecco allora le Pappardelle al ragù bianco di cinghiale e gli Ziti al ragù di polpo alla Luciana ma anche il Peposo dell'Impruneta, il Fegato alla veneziana e l'Insalata siciliana di finocchi e arance. Tra i dolci degni di nota il Pasticciotto leccese e lo Strudel di mele
Ci spostiamo in via Carlo Alberto dove, all'interno dello storico cinque stelle Grand Hotel Sitea, troviamo il ristorante CARIGNANO, regno dello chef stellato Davide Scabin, direttore creativo di tutta l’offerta food dell'albergo, che propone piatti innovativi ispirati alla cucina piemontese che danno vita a un vero e proprio incontro fra tradizione e innovazione